Tarsu a Modica. D’Antona: “L’amministrazione rifletta sui suggerimenti del consiglio comunale”

Il recente dibattito svoltosi in Consiglio Comunale a Modica in merito agli avvisi di accertamento contenenti somme relative alla Tarsu degli anni 2006/2011 ha mostrato una complessiva volontà propositiva da parte dei consiglieri comunali finalizzata a migliorare il servizio di recupero della tassa per gli anni precedenti.
“Di fronte ad alcuni errori e ad alcune incongruenze che si registrano tra le migliaia di avvisi che vengono recapitatati a molti cittadini – dice Vito D’Antona, consigliere comunale di Sel – riteniamo, onde evitare disagi agli interessati e ristabilire certezza sul dovuto, che l’Amministrazione Comunale rifletta attentamente, come promesso, sulle proposte venute dal dibattito ed assuma le necessarie determinazioni, procedendo alle opportune correzioni.
Tra le tante proposte avanzate ci sembra importante che venga concentrata l’attenzione sulle seguenti problematiche:
– un miglior rapporto tra Comune e cittadini consiglierebbe di rendere più semplice la lettura degli avvisi, di incrementare la posta elettronica per l’inoltro di informazioni o di chiarimenti e, infine, di disporre un percorso preferenziale e dedicato tra uffici e organizzazioni sindacali e di categoria e patronati, i quali potrebbero svolgere una funzione di filtro delle problematiche, riducendo così le fila allo sportello e i disagi a tanti cittadini;
– una più celere azione di recupero ed una maggiore certezza sull’entità della base imponibile della tassa e che riduca al minimo possibili contenziosi potrebbe considerare, entro i confini fissati dalla legge, soltanto la differenza della tassa non pagata senza richiesta di sanzioni e interessi per quei casi in cui la consistenza a suo tempo delle superfici è avvenuta anche con l’intervento del Comune e non solo sulla base delle autodichiarazioni;
– infine, per consentire una maggiore serenità ai cittadini e il tempo necessario a definire le posizioni poco chiare, dovrebbe disporsi un tempo più lungo rispetto ai sessanta giorni fissati per il pagamento, oltre ad una congrua rateizzazione degli importi dovuti”.

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