Diplomi facili a Modica, Vittoria e Vizzini. Il Gup rinvia a giudizio 17 persone

lucia de-bernardin Il Gup del Tribunale di Modica, Lucia De Bernardin, ha rinviato a giudizio 17 persone, ne ha  condannato una e ha assolto tutte le altre disponendo pure due stralci. Non luogo a procedere per i presidenti e i componenti delle varie commissioni esaminatrici e per gli studenti che avevano superato gli esami. Si tratta del processo che riguarda l’inchiesta “Diplomi facili” con novantatré imputati, e che scaturì dopo gli esami di maturità del 2005 tenuti negli Istituti tecnici commerciali parificati “Europa” di Modica, “Marconi” di Vittoria e “Gentile” di Vizzini. Il pubblico ministero, Francesco Puleio, aveva chiesto il rinvio a giudizio per tutti gli imputati mentre per due studenti, Santo Dominante e Luca Bonanno che avevano scelto il giudizio abbreviato, difesi dall’avvocato Russotto, aveva chiesto sei mesi di reclusione ciascuno(per entrambi è stato disposto il non luogo a procedere). Per Antonino Zinna, processato anche lui con l’abbreviato, erano stati chiesti tre anni di carcere, in quanto gli veniva contestata anche l’associazione. Quest’ultimo è stato condannato a due anni e otto mesi di reclusione, pena condonata. Coinvolti nel procedimento trentuno studenti e sessantadue tra dirigenti, amministratori, dipendenti, collaboratori dei tre istituti e ventiquattro docenti, membri delle tre commissioni degli esami di Stato. Due erano presiedute da Antonino Nasisi ed una, quella dell’istituto Europa, da Giorgio Spadaro, difeso dall’avvocato Emanuele Guerrieri, ed assolto come Nasisi. Per i commissari, accusati di avere ammesso candidati che avevano frequentato solo pochi giorni durante l’anno scolastico, e in qualche caso di avere violato il limite del numero massimo consentito per ogni commissione, l’imputazione era abuso d’ufficio. Più pesante quella contestata ai coniugi Sebastiano Mignacca e Giovanna D’Izzia, amministratori unici della società “Ge.Ma.D” srl che gestiva gli istituti di Modica e Vittoria, e della “Si.Pla.S’” srl che gestiva l’istituto di Vizzini. I due, insieme al figlio Vincenzo Mignacca,
collaboratore di segreteria dell’Istituto Europa, insieme con altre quattordici persone sono gli imputati rinviati a giudizio poiché rispondono di associazione per delinquere finalizzata “alla consumazione di un numero indeterminato di delitti contro la pubblica amministrazione e la fede pubblica”. Gli altri sono Ermelinda Buffa Calleo, Raffaele Frischilla, Aurelio Zinnà, Teresa Attaguile, Sonia Gerratana, Rosanna Spadaro, Claudio Calabrese, Salvino Patanè, Esterina D’Izzia, Loredana Rimmaudo, Francesca Battaglia, Monica Guastella, Vito Albergo e Maria Grazia Scalone. Una sola la parte civile, T.M., studentessa modicana di 28 anni, patrocinata dall’avvocato Salvo Maltese. Gli altri difensori erano Salvatore Campanella, Salvatore Poidomani, Enzo cavallo, Carmelo Ruta, Luigi Piccione, Giovanni Giurdanella, Maurizio Catalano, Alessandro Agnello e Carlo Ottaviano. Il Gup si è dichiarato incompetente territorialmente per potere giudicare presidenti e componenti di commissioni e studenti che avevano sostenuto esami a Vittoria e Vizzini, trasmettendo gli atti alle Procure di Ragusa e di Caltagirone.

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