E’ accusato di estorsione contro un pozzallese. Scatta rinvio a giudizio

Un’estorsione compiuta a Pozzallo con la minaccia, determinata da una precedente truffa. Va a processo Orazio M., un cinquantacinquenne difeso dall’avvocato Giovanni Di Pasquale, accusato dal pozzallese A.D.M., 51 anni, patrocinato dall’avvocato Mario Caruso. Quest’ultimo aveva contratto un prestito finanziario che non era poi riuscito ad estinguere. Ecco che sarebbe entrato il ballo l’imputato che si sarebbe offerto di fare da intermediario per ottenere una rateizzazione. Orazio M. si fece consegnare alcuni assegni per 7500 euro in garanzia. Solo che, anziché versarli alla parte interessata li avrebbe utilizzati per fini personali, alcuni li avrebbe dato per pagare l’acquisto di merce, altri li aveva cambiati personalmente. La parte offesa si accorse dei fatti quando fu raggiunto dal precetto e dal decreto ingiuntivo per cui c’è stato già un procedimento civilistico che A.D.M. ha vinto. I fatti sono da ricondurre fino al tre marzo del 2007. Secondo l’accusa pare che nonostante l’imputato non avesse provveduto a restituire la somma, avrebbe chiesto, in un’altra occasione, un nuovo prestito di quattrocento euro. Al diniego della parte offesa avrebbe mostrato due dita della mano facendo il gesto della pistola.

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