Come trattiamo i politici inconcludenti, inadempienti, incapaci e come andrebbero trattati? La riflessione di Ballarò

Questa mia riflessione trae ispirazione dal commento d’un blogger di questo giornale online, che s’interroga sul rapporto elettore-politico e dà delle soluzioni che reputo intelligenti e condivisibili, ma che purtroppo fanno emergere una serie di contraddizioni d’ordine culturale che nel pratico rendono inattuabili le misure individuate. Quest’amico esordisce chiedendosi: i politici curano veramente gli interessi degli elettori ? Ritengo che la domanda posta sia assolutamente interlocutoria e che il proponente conosca bene anche la risposta come la gran parte degli italiani, ma non è affatto banale, perché basterebbe che ce la ponessimo tutti per dare una svolta alla situazione politica del nostro Paese e così non è. Continuando ad interrogarsi, si chiede cosa si dovrebbe fare per cambiare le regole, considerato che l’attuale legge elettorale non ci permette di scegliere colui che dovrebbe rappresentarci o addirittura se il nostro voto permette gli interessi d’un partito che non ha niente a che fare con il nostro modello di persone. Uscendo dai suoi interrogativi, suggerisce di mettere in campo i nomi del passato e del presente politico per mettere in rilievo coloro che hanno barato o che non sono riusciti a fare qualcosa per onorare l’incarico ricevuto.Dopo di che, mettiamo alla gogna mediatica, egli dice, questi nomi, in modo tale da escluderli definitivamente dalla vita politica governativa. Sottoscrivo interamente l’analisi e le soluzioni proposte,purtroppo devo al contempo constatare, sulla base di quanto accade da troppo tempo a livello politico,che noi italiani ed in particolare noi meridionali, nei fatti siamo incapaci di tradurre in pratica ciò che sosteniamo a livello teorico. Da tanto, troppo tempo, coloro che abbiamo eletto, hanno tutti, seppure in misura diversa, deluso le aspettative dei cittadini, anche se continuo a ritenere che alcuni, singolarmente considerati, siano uomini capaci ed onesti, ma messi assieme agli altri, diventano simili a coloro che non sono degni di rappresentarci. Negli ultimi anni, abbiamo assistito ad un degrado della politica che ha precedenti storici nella commissione dei reati ma non nella spudoratezza di negarli anche di fronte all’evidenza, eppure, siamo stati capaci di rieleggerli come se fossero stati autentici salvatori della Patria. La Giustizia è riuscita a scoperchiare molti altarini e noi cittadini, in virtù di quell’ipocrita concezione che vuole tutti innocenti sino al terzo grado di giudizio, litighiamo tra di noi, per difendere questo o quell’altro lestofante che la Legge indaga. Certo, talvolta anche la Giustizia inquirente, gestita da uomini ed in quanto tali passibili di errori, può avere delle valutazioni che i processi ridimensionano o smentiscono, ma non è sempre così. Se questo è vero, possiamo sperare di trovare il coraggio di mettere da parte chi ha male operato, chi ci ha deluso, chi ha rubato, facendo pagare a noi i loro latrocini ? Io spero che presto molti di noi trovino il coraggio di non aver paura ed acquisiscano quella consapevolezza dei propri diritti democratici, per ora violati da una classe politica incapace, truffaldina, che ha condotto l’Italia in una situazione pietosa e noi ancora,paradossalmente, riusciamo a rispettarla piuttosto che mandarla via a calci nel sedere.

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