EMERGENZA CATENE A BORDO. RAGUSA, IL CONSIGLIERE LICITRA “CONSIDERIAMOLO SOLO L’INIZIO PER AFFRONTARE CON LO STESSO METODO LE ALTRE PROBLEMATICHE DELLA NOSTRA AREA”

“Il nostro territorio, se unito, riesce a vincere molte battaglia. A cominciare da quella, senz’altro piccola ma dall’effetto dirompente, delle catene a bordo per non parlare delle altre, molto più importanti, legate alla sopravvivenza delle imprese presenti nell’area comunale e che, fino a qualche anno fa, producevano consistente ricchezza e benessere”. E’ la riflessione portata avanti dal capogruppo di Ragusa Grande Di Nuovo, Enzo Licitra, dopo il successo incassato, ieri sera, in Prefettura, sulla vicenda riguardante l’ordinanza Anas modificata seguendo il buon senso. Sulla questione, già tempo addietro Licitra era intervenuto ventilando la protesta degli agricoltori ragusani. “Stessa determinazione e capacità di sintesi delle varie espressioni dirigenti operanti in città e, più in generale, nel resto della provincia – continua Licitra – deve essere attuata nel tentativo di salvare ciò che resta dell’imprenditoria ragusana e dell’ormai famigerato modello Ragusa che rischia di cadere a pezzi sotto i colpi della crisi economica. Noi di Ragusa Grande Di Nuovo ci faremo promotori, con il sostegno del sindaco, Nello Dipasquale, di una serie di iniziative operative che, con la necessaria incisività, seppure nel nostro piccolo, ci permetteranno di raccogliere il grido di dolore delle imprese e, al contempo, di tracciare quelle tre-quattro soluzioni che, se applicate, possono garantire un minimo di sollievo in questo periodo davvero drammatico. Il caso delle catene a bordo è emblematico. Significa che, con la dovuta accortezza e regia, quando tutte le componenti svolgono al meglio il proprio ruolo, si riesce a conquistare qualcosa. Ecco, è il metodo che dovremmo utilizzare anche per tentare di risolvere altri problemi molto più drammatici”.

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