RAGUSA: DENUNCIATI ALL’AUTORITÀ GIUDIZIARIA DUE EXTRACOMUNITARI PER VENDITA DI MERCI CONTRAFFATTE.

Nel quadro di una serie di iniziative predisposte dalla Compagnia Carabinieri di Ragusa e dal Comando di Polizia Municipale finalizzate al contrasto dell’attività di vendita abusiva di merci contraffatte, personale della squadra di Polizia annonaria del Comando di Polizia Municipale e Militari della Stazione Carabinieri di Ragusa Principale, hanno accertato che all’interno dell’area di Contrada Selvaggio, ove si svolge il tradizionale e affollato “mercato del mercoledì”, due extracomunitari, D. A. di 32 anni, tunisino, e A.M., di 31 anni, marocchino, vendevano merce (borse, scarpe, abbigliamento) senza avere la necessaria autorizzazione amministrativa. Inoltre, gran parte dei prodotti recava marchi palesemente contraffatti, in violazione della legge penale.
L’operazione è stata predisposta all’inizio della mattinata con personale in abiti civili, che dopo aver effettuato, in incognito, un’attenta ricognizione dei luoghi, ha focalizzato il proprio intervento su una bancarella, dove era esposta per la vendita merce i cui marchi erano contraffatti.
Successivamente, il tempestivo intervento del personale in divisa, presente in congruo numero fuori dall’area di mercato, ha consentito di bloccare i venditori abusivi e sequestrare la merce. I due ambulanti venivano portati al comando di polizia municipale per la compiuta identificazione e per la redazione degli atti necessari.
I due extracomunitari sono stati denunciati alla competente Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa per i reati di contraffazione, alterazione e uso di segni distintivi di opere dell’ingegno o di prodotti industriali. Inoltre nel corso dell’operazione sono stati sequestrati numerosi cd musicali sprovvisti del marchio Siae e venduti illegalmente.
Infine, nell’ambito dei suddetti controlli, un’altra persona di nazionalità marocchina, A. N, trentasettenne, sottoposto a controllo, è risultato essere clandestino, pertanto è stato accompagnato in Questura, per la successiva espulsione dal territorio nazionale.

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