Modica, D’Antona: “Sul calcolo dell’Ici errori generalizzati”

In questi giorni molti cittadini modicani stanno ricevendo gli avvisi di accertamento dell’Ici per l’anno 2006, contenente somme ritenute non versate regolarmente a suo tempo, oltre a sanzioni ed interessi.
Dopo le bollette dell’acqua riguardanti il consumo degli anni 2008 e 2009, recapitate a marzo dello scorso anno, e gli avvisi di accertamento della Tarsu, presuntivamente non pagata per gli anni 2006/2011, trasmessi in queste ultime settimane, anche nel caso dell’Ici si registrano errori ed imprecisioni. Ma mentre nel caso delle bollette dell’acqua e degli avvisi della Tarsu, gli errori sembrano essere marginali e fisiologici rispetto alla mole emessa, nel caso dell’Ici l’intero sistema registra errori generalizzati, in quanto sembra che non siano state tenute in considerazione per nulla gli importi relativi alla detrazione per la prima casa di abitazione, oltre, in moltissimi casi, i pagamenti a suo tempo regolarmente e correttamente effettuati da molti cittadini.
“Tale situazione, come è evidente – spiega il capogruppo consiliare di Sel, a Modica, Vito D’Antona – sta determinando in questi giorni un diffuso disagio sia tra i tantissimi cittadini che non comprendono il contenuto della contestazione, sia tra i funzionari e i dipendenti comunali, nei cui uffici si recano quotidianamente decine e decine di persone, alle quali fornire comunque una risposta.
Se, come pare, l’intera banca dati trasmessa al Comune risulta inattendibile, riteniamo che responsabilmente ed opportunamente, invece di fare gravare sui cittadini l’onere di provare la correttezza della propria posizione, mediante una puntigliosa ricerca ed una esibizione della documentazione, l’Amministrazione Comunale valuti la necessità di sospendere d’ufficio cautelativamente l’efficacia degli avvisi trasmessi, procedere alla correzione della banca dati, previa individuazione del punto ove si è creata la criticità, e riemettere gli avvisi solo per quei casi effettivamente accertati di irregolarità nei pagamenti. Ciò sarebbe inoltre utile anche per gli anni successivi al 2006.
A differenza dell’acqua e della Tarsu, per i quali né noi né il Consiglio Comunale, seppure se ne è occupato, non ha mai fatto richiesta di sospensione, nel caso dell’Ici questa ipotesi ci appare l’unica strada perseguibile in una logica di efficace e necessaria lotta all’evasione, di recupero di risorse preziose per il risanamento e in un rapporto costruttivo e collaborativo tra Comune e cittadini; in questa direzione sarebbe auspicabile un immediato incontro con le Organizzazioni sindacali e i patronati che spesso rappresentano il primo sportello per il cittadino, oltre ad una informazione anche ai consiglieri”.

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