Rischio soppressione sezione del Tribunale. Il sindaco di Vittoria scrive al ministro della Giustizia

Il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, ha inviato una lettera al ministro della Giustizia, Paola Severino, per chiederle di riconsiderare la scelta di eliminare la sede distaccata del Tribunale di Vittoria e l’Ufficio del Giudice di Pace, che rischiano la soppressione in ossequio alla legge n.148 del settembre 2011.
“Tale scelta – ha scritto il primo cittadino – comporterebbe notevoli disagi e, oltretutto, non risponderebbe allo spirito della nuova normativa che, seppure spinta dalla comprensibile esigenza di realizzare un risparmio di spesa e un incremento di efficienza, impone di tenere conto …(art. 1, comma 2, lett.b) ”dell’estensione del territorio, del numero di abitanti, dei carichi di lavoro, della specificità territoriale del bacino di utenza, anche con riguardo alla situazione infrastrutturale, e del tasso d’impatto della criminalità organizzata”. Ritengo utile, a tal proposito, sottolineare, come ha già fatto il Consiglio comunale con l’ordine del giorno deliberato nella seduta del 24 novembre 2011, che la sezione distaccata del Tribunale di Vittoria e l’Ufficio del Giudice di Pace offrono servizi giudiziari a una popolazione di circa centomila residenti, e che l’impatto della criminalità organizzata sul territorio vittoriese è stata, negli ultimi vent’anni, devastante. La città, infatti, è stata teatro di numerose faide mafiose, che hanno lasciato dietro di sé una lunga scia di morti. E gli epigoni dei sodalizi criminali continuano tuttora, sebbene senza mai alzare il tiro, ad operare sul territorio, imponendo il “pizzo” a commercianti e operatori economici. In tale scenario, la soppressione di due importanti uffici giudiziari, che peraltro comporterebbe un esiguo risparmio di spesa, si tradurrebbe in un segnale negativo da parte dello Stato, mentre al contrario il mantenimento delle due sedi garantirebbe l’esigenza di giustizia e testimonierebbe concretamente la presenza delle istituzioni nazionali in un territorio gravemente martoriato dalla criminalità organizzata. A tutto ciò si aggiunga che l’eventuale accentramento degli uffici giudiziari nella Città di Ragusa, oltre ad arrecare gravi danni ai cittadini e alle centinaia di imprese locali, incontrerebbe più di un ostacolo, anche di tipo logistico. È di pochi giorni fa la notizia che il Sindaco di Ragusa, sollecitato da alcune associazioni forensi del capoluogo a mettere a disposizione nuovi locali da adibire ad uffici giudiziari in vista dell’accorpamento, ha dichiarato che il Comune non dispone della necessaria liquidità per fare fronte a tale esigenza. Dunque, l’accentramento voluto dalla nuova normativa rischierebbe, nei fatti, di arenarsi di fronte all’insormontabile scoglio della mancanza di risorse finanziarie da parte dell’Ente locale. Alla luce di quanto sopra, Le chiedo di voler riconsiderare la scelta di eliminare i due uffici giudiziari di Vittoria, il cui buon funzionamento è garanzia di giustizia e di efficienza”.

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