Dimentica di emettere scontrino da 20 cent. Modica, multa di 179 euro a edicolante

Dimentica di emettere lo scontrino da venti centesimi per una fotocopia fatta ad un avventore. All’esterno c’è la guardia di finanza che sta eseguendo degli accertamenti e scopre l’inadempienza. Per un edicolante cominciano i problemi. “E’ stato un momento in cui c’era molta calca all’interno del mio negozio per cui mi sono distratto, dimenticando di fare lo scontrino” è la giustificazione addotta dall’esercente del centro storico di Modica. Il paradosso per l’uomo è che per avere dimenticato di staccare lo scontrino di pochi spiccioli di cent, ora si ritrova a pagare una multa per un massimo di 516 euro. In buona sostanza l’edicolante dovrà sborsare all’Agenzia delle Entrate da un minimo di 179 euro, se pagherà entro sessanta giorni, a un massimo di 516 euro qualora decidesse di contestare la circostanza, con tutte le lungaggini e le incognite del caso. Era stata una donna a chiedere la fotocopia, in un momento in cui l’edicola era piena di gente. L’interessata, essendo di fretta, aveva addirittura lasciato i venti centesimi sul bancone senza attendere l’eventuale scontrino. L’edicolante, sul cui errore non ci sono discussioni, non l’avrebbe più potuto consegnare alla cliente perchè era andata via di corsa, solo che nel frattempo, essendo intento a servire altri clienti, se n’era dimenticato. Mezz’ora dopo sono entrati i due finanzieri in borghese che hanno contestato il reato visto che poco prima avevano fermato la cliente, trovava, ovviamente, sprovvista dello scontrino anche se il cliente oramai non è più l’obbligato ad esibire lo scontrino in caso di controllo. L’onere spetta solo al commerciante, che, in questo caso, nonostante la manifesta buona fede, si è visto elevare il verbale di 516 euro, ridotto a 179 euro in caso di pagamento entro due mesi, per una evasione fiscale di appena tre centesimi su una fotocopia da 20 centesimi. “Devo ammettere l’errore ma sono certo di avere agito in buonafede – dice l’edicolante – ma credo che potesse essere applicato il buonsenso. Io sono uno che paga le tasse, che fa il suo dovere. Mi sembra assurdo pagare questo verbale per una distrazione di venti centesimi”.

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