Oggi l’autopsia su Rosetta Trovato. Scicli, in programma anche l’interrogatorio di garanzia del suo presunto omicida

Oggi sarà eseguito l’esame autoptico sulla salma di Rosetta Trovato, la trentottenne sciclitana che sarebbe stata uccisa nella sua casa di Via Simeto, dal marito, Massimo La Terra, 41 anni, che si trova in stato di fermo nel carcere di Piazza Gesù a Modica Alta. Anche l’interrogatorio di garanzia si terrà oggi davanti al Giudice per le Indagini Preliminari chiamato a convalidare il fermo ed eventualmente a tramutare il provvedimento in arresto. L’uomo sarà assistito dagli avvocati Francesco Drago e Raffaele Rossino. La magistratura inquirente ha incaricato per l’autopsia il medico legale, Francesco Coco. La perizia inizierà alle 9,30. Il corpo della povera donna da domenica sera si trova nell’obitorio dell’Ospedale Maggiore. La Terra non ha ancora ammesso di essere l’aguzzino della propria moglie, che i vicini descrivono come una grande lavoratrice, impegnata in abitazioni di privari a fare pulizie. Di mezzo c’è la presunta relazione che l’uomo aveva intrapresa con una donna rumena che su Facebook chiama Nina, con la quale doveva andare a vivere. Gli inquirenti hanno ascoltato la figlia quindicenne della coppia, che studia a Modica. Dalle sue dichiarazioni potrebbe essere possibile ricostruire la vicenda e capire quali siano i motivi che avrebbero potuto determinare l’ira violenta dell’assassino. Massimo La Terra nel 1999 era stato arrestato e poi condannato a tre anni di reclusione per avere tentato di ammazzare il padre Angelo con un colpo di accetta. Il sostituto Procuratore della Repubblica di Modica, Gaetano Scollo, che coordina le indagini dei carabinieri stanno verificando i contenuti dei commenti lasciati dall’uomo sul suo profilo Facebook. Al momento La Terra è l’unica persona indagata. Era stato lui stesso a chiamare una vicina subito dopo il fatto dicendo che la moglie non stava bene.

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