Welfare a Ragusa. Camera del Lavoro e Cgil( Filcams e Funzione Pubblica)chiedono un incontro con l’amministrazione comunale

Una lettera aperta a firma del coordinatore della Camera del Lavoro della Città di Ragusa, Nicola Colombo, del segretario generale della Filcams CGIL di Ragusa, Salvatore Tavolino e del segretario generale della F.P. Cgil di Ragusa, Aldo Mattisi, è stata inviata al Sindaco di Ragusa Nello Di Pasquale, all’Assessore ai Servizi Sociali, e al Bilancio per denunciare l’aumento delle quote di partecipazione delle famiglie e dei cittadino nel sostenere la spesa del welfare locale
In particolare, si legge nella nota dei dirigenti sindacali, gli aumenti riguarderebbero con effetto retroattivo la retta per la frequenza agli asili nido, il costo per il trasporto alunni, il servizio di refezione scolastica.
Agli annunciati tagli dei trasferimenti da Stato e Regione al Comune di Ragusa ( si tratterebbe di oltre 2 milioni di euro) potrebbe seguire la riduzione dei servizi sociali erogati a utenti bisognosi, a categorie sociali più svantaggiate, a diversamente abili.
Senza considerare il fatto che anche in Città si acuisce il problema dei soggetti con difficoltà psichiche presenti nelle case famiglia, servizio costituzionalmente previsto, questo, che rischia di essere bloccato per mancanza di copertura finanziaria.
Il Bilancio di previsione 2012 – in mancanza di azioni finalizzate alla copertura dei mancati introiti – potrebbe portare mediamente a una riduzione del 20% dei servizi finora garantiti con grave nocumento per gli utenti assistiti che ne hanno diritto e per gli operatori che, se non licenziati, vedrebbero ridotto il loro monte-ore lavorativo, tra l’altro già in regime di part time.
Una sensata pratica amministrativa, specie nella fase di massima criticità come quella che stiamo vivendo, imporrebbe invece che una ragionieristica e burocratica pratica amministrativa basata su tagli e ridimensionamenti, una azione politica di concertazione tra le parti, vale a dire tra Amministrazione comunale, rappresentanti dei lavoratori, associazioni dei cittadini-utenti, cooperative sociali affidatarie che gestiscono i servizi.
“Nelle more della predisposizione del Bilancio 2012, la CGIL chiede che nessun atto amministrativo afferente il Welfare locale – determina sindacale o dirigenziale e atti di Giunta e Consiglio – venga posto in essere prima dell’avvio di un confronto costruttivo tra le parti al fine di addivenire a scelte concertate e se possibile unitariamente condivise che da un lato facciano fronte alla situazione economico-finanziaria dell’Ente ma dall’altro canto non smantellino il sistema delle politiche sociali che negli anni in Città si è costruito con apprezzabili risultati.
Al metodo concertativo noi ci appelliamo – Signor Sindaco e signori Assessori, dichiarano ancora i tre dirigenti sindacali, – perché consideriamo la concertazione la via maestra da seguire per ridisegnare e aggiornare insieme il modello di Welfare a Ragusa chiamato a dare risposte a vecchi bisogni e ad emergenti esigenze e quindi a non penalizzare gli utenti che usufruiscono dei servizi e gli operatori impegnati nell’espletamento di tali servizi.”
I dirigenti sindacali rimangono in attesa di una formale convocazione per poter partecipare a un primo fattivo incontro sulle problematiche organizzative, gestionali ed economico-finanziarie dei servizi sociali al fine di migliorarne tutti insieme i livelli di qualità e di efficienza del Welfare nella Nostra Città.”

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa