Galizia (PDL): Mozione di indirizzo riguardante una proposta di legge di iniziativa popolare o parlamentare per l’abolizione delle Regioni e la successiva istituzione delle Province Autonome.

E’ noto a tutti e confermato da studi prodotti anche negli ultimi tempi, da autorevoli docenti universitari dell’Università Bocconi che, le Regioni sono il vero Cancro del sistema istituzionale italiano, rappresentando oltre il 60% della spesa pubblica ed altresì il vero collo di bottiglia dello sviluppo economico e sociale del nostro Paese.

Per cercare di tirare a campare, afferma il Consigliere Provincial del PDL Silvio Galizia, alcune menti eccelse, hanno ben pensato di dare in pasto all’opinione pubblica la soppressione delle Province quale contentino per distogliere la gente che quotidianamente lavora e produce, dall’attenzione ai veri problemi e dagli sprechi reali e palpabili, ma, ormai “nisciuno è fesso” e sono tutti ben informati.

Si riconosce che le Province, pur rappresentando il 4% della spesa pubblica, necessitino di modifiche strutturali riguardo alle competenze ed al conseguente utilizzo del denaro pubblico e sciogliendo realmente alcune società od enti di comodo quali ad esempio gli istituti autonomi delle case popolari, i consorzi di bonifica, le sovrintendenze, ecc. ecc., gli enti Province,dotate di Autonomia reale , dovrebbero occuparsi esclusivamente di programmazione, di viabilità secondaria, di tutela dell’ambiente, di formazione, di piani paesaggistici e territoriali e di edilizia abitativa sociale e popolare sovracomunale oltre che, avere il controllo e la gestione dei corsi d’acqua per uso irriguo.

Il Consigliere Provinciale Silvio Galizia invita il Consiglio Provinciale di Ragusa ad approvare la mozione al fine di dare mandato al Presidente del Consiglio di inviarla ai suddetti intestatari, affinchè, qualora sia condivisa da tutti i Consigli Provinciali del Paese e dai Consigli Comunali, si possano sensibilizzare, attraverso un disegno di legge, i Parlamentari Nazionali, presenti nei due rami del Parlamento ad avviare l’iter di riforma Costituzionale che preveda l’abolizione delle Regioni, mantenendo saldi i livelli occupazionali, dislocando i dipendenti presso Province Autonome, Comuni ed Enti Statali e parastatali con l’adeguamento contrattuale di tutti i dipendenti pubblici affinchè non continuino ad esistere né disparità né tantomeno figli e figliastri.

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