Tradizioni popolari e contadine che si rinnovano a Monterosso Almo per i festeggiamenti di Sant’Antonio Abate

Per la festa di Sant’Antonio abate a Monterosso Almo, per il secondo anno consecutivo, e dopo sessant’anni, si è rinnovata ancora una volta una vecchia tradizione popolare contadina, quella della benedizione degli animali . Il culto per questo Santo, protettore del fuoco e degli animali domestici è ancora molto sentito tra la popolazione del luogo. Alle 16,00 decine di persone di ogni età, in compagnia del loro animale, sono affluiti presso il sagratto antistante il Santuario per ricevere la benedizione. Piazza Sant’Antonio, nell’antico quartiere Matrice, è diventata in pochi tempo meta di centinai di animali: dalle api, ai pesciolini trasportati in un piccolo acquario, al canarino portato in gabbia, ai cani di ogni razza tenuti al guinzaglio dai loro padroni, alle caprette, ai conoglietti, ai gatti di ogni specie, fino ad arrivare agli asini ed alla grossa mole del cavallo da tiro. Una vera festa nella festa. Al termine della messa serale sono stati distribuiti alla multitudine di fedeli presenti centinai di piccole forme di pane benedetto. La giornata si è conclusa con l’accensione davanti alla chiesa di un gigantesco falò, composto da legna accatastata, conosciuto come ” i vampi ri sant’Antoniu” . ( nelle foto un momento della benedizione degli animali domestici da parte dell’arciprete don marco Diara)

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