Gurrieri: l’Amministrazione comunale di Vittoria impegnata a coniugare legalità e sviluppo

In relazione alla nota con la quale il referente territoriale di Italia dei Valori a Vittoria, Marco Piccitto, ricordando le affermazioni dell’assessore comunale alla Trasparenza Piero Gurrieri sulle problematiche sia della doppia attività al mercato ortofrutticolo, che delle politiche dirette a prevenire e a contrastare ogni potenziale forma di illegalità, ha lamentato un silenzio di “circa due mesi da parte dell’Amministrazione comunale”, l’assessore comunale alla Trasparenza ha dichiarato che “le premesse da cui parte il referente di Idv sono corrette e condivisibili e i temi posti sono indubbiamente centrali e dirimenti. Da respingere con decisione sono, al contrario, le allusioni ad un sostanziale disinteresse dell’Amministrazione comunale in questa materia”. “Per ciò che specificamente attiene il mercato ortofrutticolo – ha continuato Gurrieri – fin dal suo insediamento l’Amministrazione comunale ha dedicato ampio spazio ad una riflessione centrata sul rilancio della struttura, cosciente che, in questo, come in tutti gli altri ambiti dell’economia cittadina, sia fondamentale coniugare sempre legalità e sviluppo. In sintonia con questi principi, e per quel che specificamente riguarda le deleghe a me attribuite, nel mese di luglio dello scorso anno ho presentato al sindaco e alla Giunta le coordinate generali per una proposta di delibera di riforma del sistema del rinnovo delle concessioni, con particolare riguardo ai presupposti e alle condizioni necessarie ai fini dell’adozione degli atti in questione. Tale proposta, ampiamente discussa e parzialmente rimeditata in alcuni punti con il mio pieno assenso, è stata condivisa dal sindaco e dall’intera Amministrazione, che mi hanno dato mandato di procedere alla stesura di una proposta organica disciplinante la materia. Così, il 18 novembre scorso ho trasmesso al capo dell’Amministrazione, all’assessore ai Mercati e al dirigente della Polizia municipale gli schemi di due corpose proposte deliberative: la prima consistente in un avviso pubblico riservato agli attuali concessionari, ai fini dell’ottenimento del rinnovo delle concessioni esistenti; la seconda in un bando pubblico, retto da criteri precisi e improntati alla massima imparzialità, diretto alla copertura delle concessioni che si fossero eventualmente rese disponibili in seguito all’esperimento della prima procedura. Secondo lo schema da me elaborato, in sintonia con le indicazioni della Giunta, il procedimento diretto al rinnovo delle concessioni stabilisce che gli organi tecnici del Comune siano tenuti a procedere all’accertamento, al momento della presentazione delle domande, della piena sussistenza di determinati requisiti di affidabilità morale in capo a tutti gli operatori interessati, tanto a titolo individuale, quanto quali amministratori e rappresentanti di società all’uopo costituite; requisiti che, naturalmente, devono inoltre permanere per tutta la durata, che è triennale, del rapporto. Tali requisiti, quali, ad esempio, l’insussistenza di condanne penali per determinati reati e di procedimenti per l’applicazione di misure di prevenzione, sono ispirati da preminenti e generali esigenze di ordine pubblico e sicurezza, ma anche di affidabilità economica. Si tratta comunque di una casistica estesa, che promana in parte da principi affermati negli ultimi anni dal legislatore statale in tema di contrasto all’illegalità, e ormai applicati ai contratti e agli appalti di tutte le pubbliche amministrazioni italiane, ed in parte da disposizioni recate da importanti delibere adottate dal nostro Consiglio comunale, quali il Regolamento Antipizzo e quello di Trasparenza. Tali meccanismi possono garantire, quindi, la piena affidabilità degli operatori e, conseguentemente, le condizioni di base per la trasparenza dei processi di commercializzazione, a maggior ragione se accompagnati da una rivisitazione, da parte del Consiglio comunale, da me auspicata, di talune disposizioni del regolamento di organizzazione del mercato adottato nel lontano 1971, soprattutto in relazione alle problematiche dell’esclusività delle attività esercitabili e della determinazione dei presupposti necessari per procedere, in caso di domanda, alla volturazione degli atti concessori. Oltre che, naturalmente, dal controllo sul puntuale rispetto da parte di qualsiasi operatore economico di tutte le disposizioni di legge e delle ordinanze emesse dagli organi del Comune, controllo affidato tanto alla direzione del mercato che al comando della Polizia municipale che, in questo, come in qualsiasi altro settore di sua competenza, in questi mesi si è dimostrato sempre scrupolosissimo, pur nella nota ristrettezza degli organici. La proposta sopra descritta, e ritualmente trasmessa, oltre ad essere stata presentata, nelle sue linee portanti, nel corso dell’importante appuntamento dello scorso dicembre al Teatro Comunale, è stata positivamente esaminata, nel suo impianto generale, dai gruppi consiliari che sostengono l’attuale Amministrazione che, nelle more del completamento di questo esame, ha giustamente centrato la propria attenzione anche sulle altrettanto determinanti tematiche del rilancio della struttura mercatale, come dimostrano le molteplici proposte riportate in questi ultimi mesi dalla stampa. Per quanto sopra, posso rassicurare il referente di Italia dei Valori che, nel caso specifico, non solo non si è registrato alcun ritardo, ma che, al contrario, l’Amministrazione comunale è stata per mesi unitariamente e fortemente impegnata nel delineare, con l’attenzione che meritano temi tanto delicati e complessi per la nostra comunità cittadina, l’impianto di atti che riteniamo assolutamente fondamentali e che, essendo il percorso sostanzialmente concluso, saranno tradotti in formali deliberazioni giuntali entro la fine del mese in corso”.

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