La protesta dei Forconi. Solidarietà dal PdL di Vittoria

Quanto accade in questi giorni è l’indicazione chiara di un forte malessere ormai radicato non soltanto nella città di Vittoria.
Il Popolo delle Libertà di Vittoria esprime la massima vicinanza e condivisione delle ragioni che hanno portato alla protesta diverse categorie produttive nel nostro territorio.
“Sono orgogliosamente figlio di pescatore – afferma il coordinatore del Popolo delle Libertà di Vittoria, Francesco Trama – molti miei amici vivono anche oggi di questa attività, mi riferiscono quotidianamente delle mille difficoltà e dei rischi, ne cosnosco e percepisco a più riprese il malessere di questa categoria che insieme all’ agricoltura in passato ha creato benessere in città. La pesca oggi è diventata un attività limitante. I costi di gestione delle imprese ittiche superano di gran lunga i guadagni giornalieri, ed il pescato che in passato era in quantità tende ad essere sempre più ridotto, molte specie estinte, moltissime altre stanno per scomparire.
Una voce per tutte e che accomuna altre categorie è quella del carburante, che sfiorando per la pesca 0,80 centesimi di € al litro, determina un costo medio delle battute di pesca per le imbarcazioni pari a € 500 al giorno, un vero e proprio limite che porta spesso la categoria a dei veri e propri collassi non soltanto economici ma anche sociali. A questo si aggiunge l’elevata quantità di pesce importato, e proveniente non tanto dagli allevamenti, piuttosto che da altre zone del Mediterraneo. Le famiglie di pescatori di Scoglitti son piegate da questa crisi totale, e molti giovani iniziano ad abbandonare questo lavoro.
Situazione altrettanto tragica per l agricoltura. Quotidianamente per motivi professionali incontro agricoltori, che ormai lavorano quasi per inerzia. I costi di gestione sono aumentati a dismisura, a fronte di un collasso periodico dei prezzi, aspetto questo che accadrà anche alla fine della protesta a causa dell’intasamento totale del mercato di ortaggi che continuano a maturare e non raccolti nelle serre, impedendone quindi una graduale vendita. La plastica per la copertura ha costantemente subito aumenti parallelamente all’ aumento del costo del petrolio di cui ne è in parte derivata, per poi rimanere invariato. I prodotti fitosanitari subiscono anch’ essi aumenti legati anche al maggior costo per il loro trasporto. Ormai per gli agricoltori pensare poi di usare il carburante per riscaldare le nostre serre è diventata una vera e propria impresa impossibile.
Altro elemento che fa preoccupare, e su questo le “generazioni politiche che ci hanno preceduto hanno, affiancate dalle attuali che fingono di non sentire, hanno una parziale responsabilità”, è il calo totale di fiducia nelle istituzioni statali.
Noi stessi solleciteremo i nostri riferimenti istituzionali al fine di sostenere le categorie in crisi attraverso provvedimenti che mirino a rendere più competitive le nostre imprese, su questo il Popolo delle Libertà di Vittoria ha già coinvolto i propri rappresentanti istituzionali al fine di produrre soluzioni praticabili.

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