Imposta comunale sulla pubblicità, la Cna di Vittoria chiede la revisione del contratto stipulato con il concessionario

Per le imprese che non sono in regola con l’imposta comunale sulla pubblicità, anche in tempi di profonda crisi, ci sono gli avvisi di accertamento dell’Inpa carichi di sanzioni pari al 100% dell’imposta. Per i partiti che hanno imbrattato e imbratteranno le città fino al 29 febbraio 2012 c’è il mini-condono. E’ questo il contenuto di un documento diffuso dal presidente della Cna di Vittoria, Giuseppe Santocono, e dal responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio. “L’ennesimo schiaffo di certa politica ai cittadini e alle imprese – è spiegato nel documento in questione – è inserito nel decreto milleproroghe approvato qualche giorno fa. Con 1.000 euro per anno si sanano tutte le violazioni. Le cattive abitudini vengo tollerate mentre chi valorizza il territorio con insegne luminose, piante, gazebo e arredo urbano, così come accaduto a Vittoria, viene perseguitato. Chi sa di commettere un infrazione viene sanato; chi lo apprende, come le imprese, i cittadini, i pensionati con notifiche di accertamento viene perseguitato ed è costretto a fare la fila, a perdere tempo, ad essere rimbalzato da un ufficio all’altro per poi pagare. La Cna di Vittoria, oltre a denunciare questa ingiustizia, ha chiesto ai capigruppo consiliari di tutte le forze politiche una profonda revisione del contratto stipulato con il concessionario. Speriamo che questa volta i tempi della politica locale siano celeri come quelli del decreto milleproroghe”.

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