Incidente sul lavoro a Modica. Il giudice condanna due dei tre imputati

Due dei tre imputati sono stati condannati per lesioni personali aggravate dal giudice monocratico del Tribunale di Modica, Lucia de Bernardin. Si trattava del processo determinato a seguito di un grave incidente sul lavoro avvenuto il 20 aprile del 2006 in una villetta di Via Rocciola Scrofani, una delle strutture che in atto sono indagate dalla Guardia di Finanza. Otto mesi di reclusione sono stati inflitti a Rosario S., titolare dell’azienda dove era impiegata la vittima, difeso dall’avvocato Carmelo Ruta, e sei mesi a Carmelo D.M., tecnico della struttura dove si era verificato l’incidente, difeso dall’avvocato Michele d’Urso. Assolto Rosario L., presidente della cooperativa proprietaria dell’immobile dove la vittima era impegnata per l’installazione della grondaia, che è stato difeso dall’avvocato Salvatore Poidomani. Un collega della vittima, durante il dibattimento, aveva spiegato di essersi trovato sul terrazzino della struttura e di essersi allontanato per prendere degli attrezzi. “Improvvisamente – aveva detto – ho sentito un tonfo ed ho visto il collega disteso a terra nell’androne. Eravamo lì per installare il fluviale”. La vittima è Corrado B. che ha subito danni fisici permanenti a causa di una “frattura per esplosione” che si era costituito in giudizio attraverso l’avvocato Gennaro. Gli imputati rispondevano anche di mancata adozione dei sistemi di sicurezza. Il pubblico ministero, Diana Iemmolo aveva chiesto la condanna a un anno per il tecnico e a nove mesi per gli altri due. Il giudice ha condannato il titolare dell’impresa e il tecnico anche al risarcimento danni in favore della parte offesa stabilendo una provvisionale di 113 mila euro. La vittima aveva comunque ammesso di essersi arrampicato esternamente all’impalcatura ritenendo che potesse operare senza utilizzare la struttura.

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