Modicano deceduto da 19 anni, chiamato a pagare l’Ici del 2006

E’ deceduto diciannove anni fa, ciononostante è chiamato a pagare l’Ici del 2006. Sbalordito il figlio che è stato, poi, sballottato da un posto a un altro per avere conto e ragione e alla fine per sentirsi, finalmente, dire, “sarà annullata”. Incredule è rimasto Giorgio Migliore, un anziano modicano, quando è venuto a conoscenza che il padre, Giuseppe, doveva pagare l’Ici del 2006 nonostante fosse deceduto da oltre diciannove anni. “Ho ricevuto una cartoline a casa mia con la quale mi informavano che avrei dovuto ritirare una raccomandata presso l’Ufficio Postale – spiega – così mi sono messo di buona volontà e sono andato nell’unico ufficio dove sono depositati questi documenti, in Via San Giuliano. Ho visto di cosa si trattava e mi sono rivolto al mio sindacato. Qui mi è stato detto che dovevo produrre un certificato di morte di mio padre al Comune, come se all’Ufficio Anagrafe dell’ente non sapessero del decesso”. Alla fine l’anziano è arrivato all’ufficio preposto, ai cui impiegati ha spiegato la situazione con documento anagrafico alla mano. “Mi è stato detto – aggiunge – che avrebbero provveduto ad annullare la bolletta. Ora io mi chiedo: come si possono commettere questi errori. Ecco perchè si parla insistentemente di cartelle pazze. Se non mi fossi convinto diversamente probabilmente avrei pagato nonostante non fosse necessario”.

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