Vittoria. Arrestati due pregiudicati per furto in abitazione

I carabinieri della Compagnia di Vittoria hanno tratto in arresto Francesco Asonte, 25 anni, e Angelo Ventura. 28 anni, entrambi pregiudicati vittoriesi. I due si erano introdotti, previa effrazione di una finestra veneziana, all’interno di un abitazione di vittoria e venivano colti, in concorso tra loro e nella flagranza di reato, mentre asportvano, una pistola calibro 7,65 e 50 proiettili dello stesso calibro, nonché altri monili. Nello specifico su indicazione della locale centrale operativa, una pattuglia del nucleo radiomobile si recava presso l’abitazione in cui era stato segnalato da un cittadino un furto in atto. Giunti sul posto gli operanti notavano i due che stavano tentando di scappare dopo essersi arrampicati attraverso la grondaia del pozzo luce posto tra due abitazioni. Sottoposti a perquisizione veniva rinvenuto addosso all’Asonte un cacciavite con punta a stella, compatibile con l’effrazione presente sul bordo inferiore del telaio relativo alla finestra, nonché, all’interno di una busta in plastica occultata nel calzino del piede sinistro dello stesso la pistola e i proiettili. All’interno della tasca destra del giubbotto indossato dall’Asonte si rinvenivano tre collane in finte perle, di diversa misura, due chiavi e un ciondolo raffigurante una madonnina. Gli immediati accertamenti consentivano di appurare che quanto asportato era stato asportato dall’interno dell’abitazione in questione e di proprietà della vittima, approfittando della sua assenza e del fatto che la moglie era uscita poco prima. Era possibile constatare come i malfattori si fossero introdotti all’interno dell’abitazione, dopo aver aperto manualmente la veneziana con asticelle mobili posta al piano terra si erano introdotti all’interno mediante utilizzo del cacciavite; inoltre, si poteva notare la presenza per terra, nel corridoio posto al piano terra, di due fucili e 100 cartucce legalmente detenuti dalla vittima e asportati dall’interno dell’armadietto metallico posto al primo piano, da cui era stata asportata anche la pistola rinvenuta sull’Asonte e le cinquanta cartucce. nello specifico l’armadietto all’atto dell’intervento si presentava aperto e con il lucchetto che lo assicurava tagliato utilizzando un flex di proprietà della persona offesa, custodito nello stesso vano con altre attrezzature.

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