La Cna di Ispica questa mattina è scesa in piazza. In primo piano le esigenze dei comparti produttivi

Anche la Cna di Ispica è scesa in piazza a sostegno delle problematiche degli artigiani e dei commercianti. Il corteo che si è tenuto questa mattina per le vie del centro cittadino ha visto la partecipazione, tra gli altri, di rappresentanti del mondo studentesco, dei lavoratori, dei pensionati e dei disoccupati. Per la Cna, l’esigenza primaria è stata quella di distinguere il livello del confronto, per sottoporre le problematiche ai vari ambiti locali, regionali e nazionali. Ciò al fine di avviare una serie di interlocuzioni con lo scopo, innanzitutto, di risolvere tutte le questioni ancora aperte a livello comunale attraverso un intervento urgente da parte dell’Amministrazione. Ecco perché a conclusione del corteo è intervenuto anche il sindaco Piero Rustico. E venendo incontro alle esigenze della Cna, è stato promosso per sabato mattina alle 10 un primo confronto tra il Comune e i manifestanti per esaminare da vicino i vari punti della piattaforma rivendicativa in fase di predisposizione in queste ore. “La protesta è utile – dice il presidente della Cna di Ispica, Giovanni Betta – e, per questo motivo, abbiamo ringraziato tutti coloro che sono scesi in piazza in quanto, così facendo, hanno voluto mettere in rilievo le varie problematiche che attanagliano le categorie produttive. La manifestazione di oggi ha rappresentato il naturale sbocco di una settimana di contestazioni. Siamo scesi in campo per dare voce concreta alla realizzazione di alcuni punti essenziali”. La Cna, infatti, ha valutato che, oltre agli slogan e alle proteste, si deve operare per concretizzare la risoluzione dei vari problemi. “Per quanto riguarda il caro gasolio, ad esempio – dice il responsabile organizzativo Carmelo Caccamo – una possibile proposta è quella di istituire una zona franca in Sicilia. Noi siamo convinti che la protesta possa continuare. Ma ciò deve accadere con formule differenti e finalizzate a raggiungere obiettivi mirati. Solo così ha avuto un senso aver portato avanti queste giornate di protesta”.

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