Tamponano un’auto e poi offendono e minacciano le vittime. Scicli, a giudizio due coniugi

In esito ad indagini dirette dal sostituto procuratore Gaetano Scollo e coordinate dal procuratore Francesco Puleio, la Procura della Repubblica di Modica ha emesso il decreto che dispone il giudizio nei confronti di Salvatore Caruso, 38 anni, originario di Messina ma residente a Scicli, e della moglie, M.C.. L’uomo, alla guida della sua Fiat Punto, percorrendo Corso Garibaldi, all’altezza della Via Oriani, a Scicli, ometteva di rispettare la distanza di sicurezza con i veicoli che lo precedevano, tamponando una Peugeot 307 condotta da G.A. e che trasportava anche D.T.G., che aveva rallentato per consentire il passaggio di un pedone. I due investiti riportavano lesioni personali. Caruso, però, avrebbe offeso l’onore ed il decoro di G.A., vantandosi pure di avere trascorso due anni in carcere e che non aveva nulla da temere. Avrebbe minacciato la parte offesa e la moglie. di ingiusto grave danno, poi ancora, ritenendo che la controparte fosse un impiegato comunale gli avrebbe dato del ladro facendo un esplicito riferimento agli operatori di Polizia Municipale intervenuti per rilevare il sinistro stradale, offendendo l’onore e il prestigio di un agente. I.M.M.. i fatti si sarebbero verificati il 10 marzo scorso. La moglie di Caruso avrebbe dato dei ladri e infami ai due coniugi investiti.

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