Elezione Consiglio dell’Ordine Forense di Ragusa. Il presidente uscente il più votata

Al termine di un’assemblea fiume e di una votazione finita dopo mezzanotte, il Consiglio dell’Ordine degli avvocati del Foro di Ragusa è stato eletto soltanto per 4/15, mentre è stato eletto al completo il Comitato Pari Opportunità per il biennio 2012-2013. Le votazioni di ballottaggio si terranno giorno 30 dalle ore 9,30 e fino alle ore 15 presso la sala delle adunanze del Consiglio dell’Ordine.
Gli eletti del Consiglio sono stati il presidente uscente Giorgio Assenza con 228 voti su 326 votanti (quorum 161), Giuseppe Frasca con 184, Giuseppe Di Blasi 166 e Laura Battaglia con 163. Avendo superato i 500 iscritti, per la prima volta i componenti del nuovo Consiglio saranno 15 e non nove. Gli iscritti sono, infatti, 526. Degli uscenti non si è ricandidata solo l’avvocato Antonia Brancaforte per motivi personali. Alle spalle dei quattro eletti si sono piazzati Mauro Guglielmino 156 voti, Paolo Picci 156, Daniele Scrofani 147, Emilia Cavalieri 143, Angelo Celeste 138, Sergio Guastella 130, Valeria Zorzi 130, Enrico Platania 127, Giovanni Distefano 124, Carlo Pietrarossi 120, Ferdinando Corbino 114, Giovanni Giampiccolo 109, Carmelo Spadola 102, Nunzio Citrella 98, Giuseppe Blundo 90, Patrizia Romano 38. Al ballottaggio, per 11 posti, potranno partecipare tutti gli avvocati che hanno avuto almeno un voto.
Eletto al primo turno il Comitato Pari Opportunità. Francesca Corbino, presidente uscente, ha ottenuto 152 voti, Lucia Spata 128, Emilia Cavalieri 87, Valeria Licitra 81 e Rossella Cavalieri 72. Primo dei non eletti Giorgio Nobile con 68, seguono Marlene Giuliani con 61 e Daniela Picarella con 41. Molto articolato il dibattito per il rinnovo del Consiglio, con Guglielmo Barone dell’Aiga che ha sostenuto che senza l’apporto delle sigle sindacali non si sarebbe raggiunto il quorum per l’elezione. Barone ha anche chiesto di fare leva sul sindaco per la ricerca di nuovi locali visto che la nuova mappa degli Uffici Giudiziari sarà nota già tra marzo ed aprile. Sul tema si è soffermato anche il presidente Assenza. «È evidente a tutti che un discorso di razionalizzazione della distribuzione territoriale delle circoscrizioni giudiziarie sia oramai ineludibile. Abolire in un sol colpo l’Ufficio del Giudice di Pace di Chiaramonte Gulfi, di cui il nostro Ordine aveva formalmente richiesto la soppressione da anni, quello di Comiso, sulla cui sopravvivenza o meno si poteva anche discutere, e quello di Vittoria, che ha invece il maggiore carico giudiziario dell’intera provincia, significa procedere alla cieca. Del pari la paventata soppressione della Sezione Distaccata di Vittoria deve assolutamente essere scongiurata».

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