Ragusa: Celebrato in Prefettura il “Giorno della Memoria”

Oggi nei saloni di rappresentanza del Palazzo del Governo di Ragusa ha avuto luogo la cerimonia celebrativa del “Giorno della Memoria”, in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei lager nazisti, nel corso della quale il Prefetto Giovanna Cagliostro ha consegnato ai familiari del signor Giorgio Santo Criscione, deceduto nel 2004, la “Medaglia d’onore ai cittadini italiani deportati e internati nei lager nazisti” conferitagli dal Presidente della Repubblica.

Al momento commemorativo hanno partecipato il Vescovo della Diocesi di Ragusa, il Presidente della Provincia Regionale, il Sindaco del Comune capoluogo, quale testimone dei sentimenti di vicinanza dell’intera Città ai congiunti dell’insignito, unitamente alle Autorità Giudiziarie della provincia, ai vertici delle Forze dell’Ordine, ai rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma e delle Istituzioni coinvolte nella organizzazione della manifestazione e ad un folta rappresentanza di studenti delle Scuole Superiori iblee.

Dopo l’esecuzione dell’Inno nazionale, resa ancora più solenne dalla interpretazione dal vivo di un tenore con l’accompagnamento del pianoforte, il Prefetto nel suo intervento ha voluto sottolineare l’importanza della ricorrenza, richiamando in particolare l’attenzione delle nuove generazioni affinché di quel terribile orrore – sia pur con il passare del tempo – rimanga sempre vivo il ricordo nella consapevolezza che in una società veramente democratica la libertà deve coincidere con il reciproco rispetto dell’altro e con il riconoscimento della differenza come fattore di crescita sociale.

La cerimonia, connotata da suggestivi canti, musiche e poesie sul tema della Shoa e della sua memoria storica, è stata arricchita da testimonianze volte a stimolare – soprattutto nell’uditorio giovanile – momenti di profonda riflessione.

Proprio i giovani, infatti, sono stati i diretti protagonisti di una toccante rappresentazione tratta dall’opera teatrale “Domande a Dio sul dolore degli innocenti” e di una testimonianza resa attraverso la lettura di alcuni appunti del viaggio effettuato lo scorso anno da alcuni studenti nel ghetto di Cracovia e nei campi di sterminio di Auschwitz e di Birkenau.

Durante la manifestazione non sono mancati momenti di intensa commozione, stemperati alla fine dalle note della colonna sonora del film “La vita è bella” eseguita al violino con l’accompagnamento di pianoforte e clarinetto.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa