Modica, le valutazioni di Nino Gerratana sui recenti avvenimenti siciliani ed ipotesi di reale cambiamento della società civile.

La protesta dei giorni scorsi che ha letteralmente paralizzato la Sicilia è un segnale che va in questa direzione e i leader della protesta hanno detto a chiare lettere che se chi ci rappresenta politicamente ed istituzionalmente non si convincerà che bisogna cambiare passo e valutare, ma non a parole, le giuste istanze di tutte le categorie produttive che sono ormai allo stato di morti viventi, la Sicilia conoscerà giorni molto caldi. Così la pensa il consigliere comunale del PdL di Modica, Nino Gerratana, secondo cui la politica sembra non avere voglia di cambiare. “Tant’è – spiega – che se prescindiamo dalle solite attestazioni di solidarietà, nulla concretamente sembra tener conto dell’esasperazione d’un intero popolo. Se così non fosse, alcune istanze, non farebbero parte del grande calderone consegnato al Presidente del Consiglio, che instituirà dei tavoli tecnici per approfondire la materia. Passeranno le settimane, probabilmente i mesi, forse la vecchia politica si stancherà di fungere da stampella e dimissionerà l’attuale Governo e tutto come sempre resterà irrisolto, facendo crescere la rabbia d’un popolo che ancora una volta si sentirà non considerato ma preso in giro.
Ma stavolta, i siciliani hanno acquisito coscienza della propria forza che può diventare devastante per l’economia dell’intero Paese e sicuramente l’esperienza dei giorni scorsi ha insegnato loro come interloquire con i Palazzi del potere.
Questo popolo d’indignati, di delusi dalla politica ancora una volta mostratasi incapace di porre in essere quelle prerogative che farebbero la differenza, può da un momento all’altro trasformarsi in un esercito non più controllabile, che lotta sino allo stremo delle proprie forze per l’affermazione dei propri diritti. Ma se si dovesse arrivare a questa tragica fase, la lotta assumerà altre caratteristiche dalla normale protesta democratica.
Questo movimento di coraggiosi, nato spontaneamente e che ha coinvolto a macchia d’olio tutto il Paese, se non sarà opportunamente tenuto in considerazione, riuscirà a cambiare il volto della nostra isola, divenendo la vera antipolitica e creando movimenti d’opinione trasversali a tutti gli schieramenti politici, con la certezza di ottenere larghissimo consenso, poiché non esiste categoria sociale che non risenta delle mille inadempienze della classe politica.
Poiché la storia ci ha insegnato che ogni cambiamento radicale delle società avviene ad opera del popolo, penso convintamente che se la politica ad ogni livello e le Istituzioni non capiranno che è arrivato il tempo di bandire le vecchie logiche, molto presto assisteremo al verificarsi di veri moti popolari che faranno valere le loro ragioni”.

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