Costi della politica nella Regione Sicilia: un grande travaglio e l’elefante partorisce il topolino. La riflessione di Ballarò

Non esiste alcuna reale volontà di cambiamento dei nostri politici, non esiste alcuna voglia di dimostrare concretamente al popolo che in un momento in cui tutti si debba partecipare a voler dare il proprio contributo per tentare di salvare una barca che affonda, ci si renda disponibili a varare provvedimenti che diano segnali in questa direzione.
Mentre l’intera isola protesta da giorni per rivendicare provvedimenti che evitino il disastro già in atto per antiche inadempienze e croniche miopie della politica siciliana, mentre ipocritamente si rilasciano attestati di solidarietà e condivisione delle proteste, contraddittoriamente, l’Assemblea Regionale mette mano ai tagli della politica, i cui costi sono ritenuti da tutti intollerabili e non più gestibili per la grave crisi che attanaglia tutti i ceti sociali e decide di tagliare del 10% le indennità che i due terzi dei Parlamentari regionali mettono in tasca sotto la voce di bonus per indennità di funzione, incarichi extra ed altre diavolerie che consentono di elevare ad oltre 15.000 euro al mese i loro stipendi.
Questi tagli, nel concreto, faranno perdere da 300 a 700 euro, a seconda degli incarichi, a circa 60 Parlamentari che da qui in avanti, faranno fatica ad arrivare a fine mese, consentendo alle casse regionali un’economia di spesa di 110.000 euro l’anno.
Se la notizia non evidenziasse il risaputo,personale interesse di chi ci malgoverna, farebbe solo ridere, ed invece non ci resta che piangere per constatare ancora una volta, quanto sia consolidata l’abitudine di questi signori a prendere per i fondelli il popolo che dovrebbero amministrare.
Nel Governo centrale, la Camera ed il Senato hanno deciso tagli ai bonus nella misura del 15%. Certo, non si sono sforzati neanche loro, quantomeno, sono stati meno tirchi.
Siciliani, credo davvero che se vogliamo creare le condizioni per cambiare la prospettiva di vita del nostro popolo, bisogna solo pensare a mandare a casa il più presto possibile questi signori e votare finalmente uomini e donne di riconosciuto merito , integrità morale, che sappiano invertire il corso della storia politica della nostra Regione.

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