La Cgil annuncia proteste dalla prossima settimana dei lavoratori della Servizi per Modica

La Cgil si rivolge, per l’ennesima volta, al Sindaco di Modica, perché intervenga e metta fine alla crisi attualmente attraversata dalla Società “Spm”, che si riflette inevitabilmente e negativamente su 100 lavoratori, per i quali, persistendo l’irrisolta problematica, tramonta la possibilità di poter ricevere il pagamento di qualche mensilità, avendone maturate, peraltro, già quattro.
Come è ben noto la SpM ha subìto, a distanza di qualche giorno, il pignoramento di due conti correnti da parte di due creditori, in precedenza amministratori della Modica Rete-Servizi, società dalla quale è nata la Società SpM, i quali hanno fatto ricorso alle vie legali al fine di ottenere la liquidazione delle spettanze maturate per i ruoli assolti.
“Senza voler entrare nel merito dei fatti e senza voler attribuire responsabilità ad alcuno  – spiega Salvatore Terranova – per la semplice ragione che questo Sindacato non ha ruoli di dirigenza sulla Società e perché non conosce, nel merito, la sequenza dei fatti, la scrivente, tuttavia, ha l’obbligo di evidenziare come non sia accettabile che da più di un mese a questa parte nessun passo avanti sia stato fatto per liberare la Società dal pignoramento in atto, che la blocca al punto da venir condizionata nelle sue diverse attività. Non è ammissibile – e il tutto ha il volto di un fenomeno altamente intollerabile – perché qui, rispetto ad un fatto che poteva essere gestito con maggiore dose di saggezza e di stile e ci permettiamo con un po’ più di buon senso, a soffrirne, come sempre, sono coloro i quali aspettano che la Società liquidi loro i mesi di lavoro effettuato. Non è più giustificabile che non si riesca a superare il blocco cui è costretta la Società a motivo del pignoramento e non si riesca a determinare le condizioni per pervenire con i creditori ad una possibile forma transattiva che la liberi. Per la verità, questo sindacato, su tale problematica, ha compulsato, da almeno 20 giorni, sia l’Amministratore Unico della Società che il Sindaco, affinché verificassero la disponibilità dei creditori alla transazione e risulta anche che il Sindaco ha firmato (martedì 24 gennaio scorso) una proposta di transazione da sottoporre alla controparte (che parrebbe intenzionata a mediare stando alle intercorse comunicazioni telefoniche con la scrivente), ma che quest’ultima alla data odierna non l’ha ancora ricevuta, neanche a mezzo fax. Come mai questo altro ritardo nel recapitare ai creditori la proposta di transazione se già da qualche giorno è stata sottoscritta dal primo cittadino? Cos’altro c’è che, oltre al pignoramento in atto, condiziona la possibilità di mettere in moto una procedura che potrebbe, se andasse a buon fine, non solo risolvere una miriade di problemi, in primo luogo quelli dei dipendenti, ma anche giungere alla realizzazione di una operazione che potrebbe portare a qualche risparmio la Società”?
La Cgil annuncia che il primo Febbraio si terrà, nella sede della Società, dalle 7 alle 9, l’assemblea sindacale dei dipendenti e che gli stessi si asterranno dal lavoro per sciopero a partire dal giorno dopo secondo modalità a singhiozzo dalle 7 alle 8 e dalle 13 alle 14, se non sarà sciolto il nodo che paralizza la Società dalla possibilità di pagare loro gli stipendi.

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