L’ANAS COSA ASPETTA PER ONORARE GLI IMPEGNI ASSUNTI? La riflessione di Ballarò

Stiamo vivendo un momento storico particolarmente strano in Italia. Oggi, chi detiene il potere, chi ha ruoli di responsabilità, si sente legittimato a poter fare di tutto. Circa un mese fa, uno o più dirigenti dell’Anas, al fine di scongiurare i tanti incidenti stradali che si verificano nelle frequenti e persistenti nevicate nella nostra Provincia, avevano deciso d’imporre con un’ordinanza, l’uso delle catene da neve dal 15 dicembre al 15 marzo sulla S.S. 115 Ragusa-Modica, tratto in cui notoriamente le nevicate rendono impossibile il traffico.
Le legittime proteste dei cittadini per un provvedimento ingiustificato, coinvolsero le Istituzioni locali e grazie all’intervento del Prefetto di Ragusa, fu tenuto un incontro in presenza dei Sindaci del comprensorio ed alcuni dirigenti dell’Anas, nel quale si convenne di apporre sui cartelli installati dall’Anas, la scritta : solo in caso di neve.
Sono trascorsi oltre quindici giorni e tutto è rimasto come all’inizio. Evidentemente, l’Anas non ha avuto il tempo d’incollare tre parole che eviterebbero possibili contravvenzioni delle forze dell’ordine, oggi legittimate dalla presenza dei cartelli senza della convenuta aggiunta.
Ma il senso del dovere, del rispetto degli impegni assunti, per alcuni sono roba da mangiare o qualcosa che andrebbe opportunamente considerato per evitare al popolo di pensare che coloro i quali hanno delle responsabilità possono permettersi tutto ?

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