Modica, ospedale. Ginecologia e Ostetricia “croce e delizia”

Le cose strane della vita o meglio della sanità. Un utente ritiene doveroso elogiare i medici della Divisione di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Maggiore proprio nel giorno in cui a carico delle stesse professionalità è fissato un processo davanti al giudice unico, Antongiulio Maggiore. In questo caso i fatti furono denunciati da una donna colombiana. Maria Lina A.C., residente a Rosolini, nell’agosto del 2006. Secondo l’accusa la donna era stata ricoverata con un ematoma alla parete vaginale. Quattro giorni dopo viene sottoposta al parto ma gli imputati, F.S., difesa dall’avvocato Rinaldo Occhipinti, I.M., difesa dall’avvocato Fabio Borrometi, G.N., difeso dall’avvocato Nino Frasca Caccia, e il primario, L.B., difeso dall’avvocato Anna Cilia, avrebbero provocato alla donna delle lesioni personali per averla operata senza la legatura del vaso responsabile del sanguinamento attivo dell’ematoma. La presunta vittima, per tali motivi si era dovuta sottoporre a ulteriori interventi chirurgici per i quali aveva dovuto prolungare la sua malattia di venti giorni. Il processo, in primo luogo, intende individuare l’eventuale responsabile civile e per questo il magistrato ha rinviato al prossimo 13 luglio. Nello stesso giorno del procedimento un neo papà, Aurelio Iacono, esalta le professionalità degli stessi medici secondo il principio per cui quando si subiscono disservizi o torti bisogna denunciare e lamentarsi, quando si viene trattati nella maniera opposta bisogna complimentarsi. “Faccio il nome del primario – dice Iacono – ma il ringraziamento va esteso a tutto il personale di corsia: dalle inservienti, alle infermiere fino all’ostetrica e alla dottoressa che ci ha seguito dal principio. Devo sottolineare che nonostante la mancanza di risorse, dovuta al famoso taglio sulla sanità e alla limitata fornitura di mezzi (cestelli per i nascituri) il personale tutto si è prodigato più del dovuto per sopperire alla mancanza di tutto ciò”. Poche parole ma importanti che da contezza ad una sanità, quella modicana in questo caso, spesso sotto accusa come lo è in particolare proprio la divisione in questione. . “Non dimentico certo di augurare un in bocca al lupo – conclude Iacono – ai genitori meno fortunati di me”

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