Ospedale Maggiore di Modica. E’ protesta. Duro volantino della Rsu Cgil

Forte denuncia della Rsu Cgil Sanità sui problemi che attanagliano gli ospedali iblei. Un “pesante” volantino circola in questi giorni tra le corsie e i corridoi dell’Ospedale Maggiore, titolato “Situazione insostenibile”. Una situazione che viene elencata in maniera certosina e che fa emergere come l’Asp 7 sia l’unica in Sicilia ad avere presentato alla Regione la propria dotazione organica che fa emergere un personale infermieristico in esubero sul territorio, ma anche la sola che ha deciso di sostituire gli infermieri che andranno in pensione con gli Operatori Socio Sanitari(O.S.S.). La stessa che no riesce rendere facile la collocazione in ferie, quelle accumulate, dei proprio dipendenti. La Direzione Generale dell’azienda è stata condannata, ed è l’unica, dall’Ispettorato del Lavoro a pagare una multa di trecentoventimila euro per non avere predisposto un piano teso alla riduzione del peso considerevole delle ferie non godute dei propri lavoratori. La carenza del personale è piuttosto pesante, in particolare quello ausiliario, infermieristico, tecnico-sanitario e di manovalanza(operai, idraulici, elettricisti). “Sappiamo che i direttori di presidio – denuncia il sindacato – hanno ripetutamente chiesto l’assunzione, anche a tempo determinato, di queste figure e la sostituzione del personale in quiescenza, a riposo per gravidanza o in aspettativa. La risposta è sempre: “c’è personale in esubero anzi occorre che siano utilizzate meglio le risorse a disposizione”. A Modica, ma anche a Ragusa e Vittoria, le criticità sono notevoli. Al “Maggiore” problemi si registrano, in particolare, al Pronto Soccorso, in Chirurgia, in Ostetricia e nelle sale operatorie, così come al Pronto Soccorso di Vittoria o nelle Divisioni di Ostetricia e Neonatologia e in Medicina a Ragusa dove il personale in scadenza di contratto non sarà sostituito. Secondo la Rsu Cgil Sanità, l’Asp Ragusa avrebbe ricevuto lo scorso mese di dicemnre un finanziamento di quattro milioni di euro, grazie anche all’interessamento del rappresentante regionale della Cgil, Angelo Tabbì. “Perchè – dice la nota sindacale – non si utilizzano tali somme? Noi siamo pronti al confronto con la Direzione Generale perchè l’assistenza è a rischio per i pazienti così come il lavoro del personale”

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