Modica. Patteggiano i due fratelli marocchini che avevano aggredito la polizia

Processo per direttissima ieri mattina davanti al giudice onorario del Tribunale di Modica, Francesca Aprile, nei confronti dei due fratelli marocchini arrestati dagli agenti del Commissariato, giovedì scorso, per resistenza, oltraggio, violenza e lesioni a pubblico ufficiale. Miloud El Fadim e Ayoub El Fadim, entrambi residenti con la madre a Modica, difesi dall’avvocato Rosario Avveduto, hanno deciso di patteggiare la pena, ottenendo il consenso del pubblico ministero, Diana Iemmolo. Sono stati condannati a sei mesi di reclusione ciascuno, pena sospesa. Uno dei due aveva reagito in malo modo nei confronti dei poliziotti quando questi si erano presentati nella sua abitazione di Modica Alta per una perquisizione, opponendosi a farla eseguire. Gli agenti avevano desistito, responsabilmente, per evitare che la situazione degenerasse ma avevano atteso l’extracomunitario all’esterno, e quando questi erano uscito lo avevano bloccato. L’interessato aveva spintonato gli agenti, provocando a due di loro delle lesioni, guaribili in pochi giorni. Portato all’interno della casa, aveva detto qualcosa in marocchino al fratello che era montato pure lui su tutte le furie, mostrandosi ostile e offendendo i tutori della legge. La perquisizione fu eseguita con esito negativo ma i due erano stati arrestati. Solo a uno era stato contestato il reato di lesioni personali. I due erano stati rinchiusi nella camera di sicurezza del Commissariato. Venerdì mattina erano comparsi davanti al giudice monocratico, Sandra Levanti, che aveva convalidato l’arresto e poi li aveva rimessi in libertà con l’obbligo di firma. Obbligo che ieri è venuto meno per la sospensione della pena prevista dell’entità del patteggiamento.

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