Accorpamento del “Classico” di Modica. Avola, Cgil: “Non è possibile cancellare numeri e storia”

Ci sono condizioni perchè il Liceo Classico “Tommaso Campailla” non sia soppresso e in particolare i numeri e la storia. I due indirizzi, Classico e Artistico, dispongono di 483 studenti che con la sezione “Design” supereranno abbondantemente la soglia minima. La legge regionale 6, infatti, parla di “500 unità di norma” e quindi con sbarramento numerico assolutamente superabile. Lo fa rilevare il segretario generale della Cgil Ragusa, Giovanni Avola, all’assessore regionale Mario Centorrino. “La storia, per chi la conosce – spiega Avola – parla da sola. Istituito nel 1875, per oltre mezzo secolo è stato tra i più prestigiosi licei del Paese, ha licenziato allievi di grande talento ad ha avuto docenti di chiara fama che si sono affermati nel mondo letterario, accademico e scientifico. L’indirizzo sperimentale e quello artistico hanno ulteriormente consolidato la sua fama di permanente fucina del sapere e ciò sarebbe vanificato dal suo inglobamento in un’altra istituzione scolastica”. La circolare regionale 28 del 5 ottobre 2011 prevede che in caso di comprovata previsione di variazione della popolazione scolastica, il dimensionamento di istituzione scolastica sottodimensionata potrà essere rinviato. E’ il caso del “Campailla” che attende dall’estate scorsa il decreto istitutivo della sezione “Design con specificità moda e costume” nell’ambito dell’indirizzo Artistico. La proposta del rinvio è stata avanzata dal tavolo istituito presso la Provincia Regionale di Ragusa e dal segretario della Flc-Cgil di Ragusa, Brullo, in sede di commissione, ma è stata cassata. L’Assessore
è uno dei più prestigiosi accademici di questa ricca e martoriata Isola – aggiunge Avola – uno che conosce e capisce i bisogni delle sue comunità, uno che sa comprendere il valore dei simboli che in esse hanno un grande significato identitario. Ecco, il liceo “Campailla” è uno dei pochi simboli sopravvissuti nella città di Modica e in cui si riconosce la comunità iblea”.

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