Inchiesta sull’appalto di igiene ambientale a Modica, Indagini chiuse

Concluse le indagini dell’inchiesta sull’appalto e gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti a Modica. La procura ha notificato in queste ore agli interessati gli atti ovvero al dirigente del settore ecologia Giorgio Muriana Triberio, al titolare dell’impresa, Giorgio Puccia, e ai figli Paolo e Giuseppe. Notificato l’avviso pure a Giovanni Baglieri, Fabio Cataudella e Antonino Scarso, dipendenti dell’azienda. I reati contestati, limitatamente alle responsabilità dei singoli indagati, sono la turbata attività d’incanti, la truffa aggravata ai danni del Comune di Modica, frode nell’appalto, e reati ambientali scaturenti dalla violazione della normativa in materia. A Giorgio Puccia, titolare dell’azienda, sono anche contestati episodi di minacce, vessazioni ed intimidazioni ed estorsione ai danni di alcuni dipendenti.  Secondo la Guardia di Finanza e Polizia, nelle indagini scaturite dall’affidamento in appalto del servizio nel 2009, in regime di proroga, Puccia avrebbe costretto, tra l’altro, il responsabile del lavaggio dei cassonetti a smaltire illegalmente i reflui(tossici e pericolosi) a ridosso del fiume Irminio. Tutto questo per diminuire i costi di smaltimento legale ed accrescere i ricavi. Gli atti sono stati notificati anche all’ex assessore, Tiziana Serra. Ai cantieri dell’Impresa “Puccia”, all’epoca sequestrati, sono stati di recente tolti i sigilli. La procura aveva nominato Walter Buscema amministratore straordinario della ditta.

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