Aveva il cellulare rubato nello studio del suo avvocato. Modica, denunciato per ricettazione

Il suo avvocato riesce a farlo scarcerare e lui per pagare l’onorario decide di trovare qualcosa da cui ricavare il dovuto. Solo che la sua azione non era legale e così è stato denunciato per ricettazione. Gli agenti del Commissariato sono, infatti, risaliti al telefonino cellulare rubato, tra le altre cose, nello studio legale dell’avvocato Giovanni Favaccio la notte del 23 gennaio, in Corso Garibaldi. Lo deteneva proprio un suo assistito, B.J., 24 anni, di origini tunisine, residente da anni a Modica, che pochi giorni fa era stato rimesso in libertà, su istanza del suo difensore, dalla detenzione domiciliare che stava scontando in una Comunità, a seguito del suo arresto in una vasta operazione antidroga del 2010 portata a termine dai carabinieri della locale Compagnia. Subito dopo il furto, quando, entrati da un balcone che si affaccia su Via Fratantonio, erano stati rubati un note book, un computer da scrivania, il telefonino e soldi per un valore complessivo di circa diecimila euro, erano scattate le indagini degli agenti del Commissariato. E’ stato acquisito il codice Ip del cellulare ed è bastato attendere che l’apparecchio fosse utilizzato per capire chi lo detenesse. La tracciabilità ha condotto al giovane extracomunitario che è stato denunciato per ricettazione perché non c’è prova che il furto lo avesse commesso lui. Per Favaccio, che ancora deve percepire l’onorario della difesa per il processo che, comunque, è ancora in corso, oltre al danno la beffa. Pochi giorni prima del furto, il penalista modicano aveva ricevuto la visita “ufficiale” del giovane che era in compagnia di un altro pregiudicato, per dei consigli. Il telefonino gli è stato restituito.

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