La Cassazione ha rinviato al Gup di Modica il processo sui “nonnini viziosi” di Scicli per chiarire una violenza sessuale singola

La Cassazione ha “cassato” con rinvio, la sentenza assolutoria del Gup del Tribunale di Modica, Maurizio Rubino, riguardo gli anziani sciclitani accusati di violenza sessuale aggravata, lesioni, sequestro di persona e minacce aggravate con uso di coltello, reati che sarebbero stati commessi, secondo l’accusa, sino al 2008 a Scicli ai danni di una giovane minorata psichica sciclitana. “In buona sostanza – spiega l’avvocato Francesco Riccotti, uno dei difensori dei cosiddetti “nonnini viziosi” – il novanta per cento della sentenza del magistrato modicano è esecutiva. I giudici di terzo grado chiedono al Gup di chiarire alcuni aspetti della motivazione che riguarda una sola delle violenze sessuali compiute singolarmente”. Sarà, dunque, un nuovo Gup del Tribunale di Modica ad occuparsi della vicenda per la quale il Procuratore della Repubblica è ricorso alla Corte di Cassazione contro l’assoluzione formulata il 10 giugno del 2010 “perché il fatto non sussiste” nei confronti di nove anziani sciclitani, di età compresa tra i 64 e gli 85 anni, ritenendo che nella sentenza del Gup ci fossero delle violazioni di legge. In effetti il Giudice per l’Udienza Preliminare aveva assolto due imputati dei nove imputati che avevano chiesto il giudizio abbreviato, mentre aveva espresso sentenza di non luogo a procedere nei confronti dei rimanenti. Il Procuratore
della Repubblica, Francesco Puleio, aveva chiesto la condanna a nove anni per uno, l’assoluzione per l’altro richiedente l’abbreviato e il rinvio a giudizio per gli altri. Il processo aveva tratto origine dal ricovero in ospedale, in seguito alle violenze subite, della vittima, che si era confidata con le assistenti sociali che seguivano la giovane. Questa, interrogata da carabinieri e pubblico ministero, aveva confermato le accuse.

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