Modica. I “Forconi” occupano Palazzo San Domenico

Lo avevano annunciato da giorni e lo hanno fatto. Il Comitato dei Forconi stasera ha “invaso” Palazzo San Domenico, sede del Municipio. Poco prima delle diciannove una quarantina di manifestanti sono entrati nell’edificio comunale vestiti dei rituali colori azzurri, dei cappellini e impugnando i forconi, e ne hanno letteralmente preso possesso, occupando simbolicamente il luogo più rappresentativo della città. Hanno immediatamente annunciato di non essere intenzionati a desistere dalla protesta e di volere trascorrere la notte nel posto. L’unico intoppo quello di avere trovato le porte dell’aula consiliare chiuse a chiave, perchè, probabilmente, era quello il luogo dove avrebbero voluto trascorrere la notte giacchè si tratta del locale che è simbolo del potere politico-amministrativo. Qualcuno ha tentato, in effetti, di forzarne l’ingresso ma poi il buon senso lo ha fatto desistere considerato che la protesta annunciata è di carattere pacifico. I Forconi avevano programmato da giorni questa seconda protesta, tanto da battezzarla “Fase due”. “Non vogliamo arrecare disagi alla gente – ha tenuto a sottolineare Piero Bellaera, uno dei referenti locali del Comitato – ma intendiamo tenere altissima l´attenzione sulle nostre rivendicazioni”. Lo stesso Mariano Ferro, leader del Movimento di protesta, aveva annunciato la nuova strategia nel corso di un comizio a Vittoria. Immediato ieri sera l’intervento della polizia municipale e poi anche di polizia e carabinieri per garantire l’ordine pubblico anche se, come si diceva, l’atteggiamento dei manifestanti è stato pressochè sereno. “Vogliamo portare i nostri disagi, le nostre difficoltà – hanno detto gli occupanti la residenza municipale – nei luoghi dove operano le istituzioni. Fino a questo momento la politica è stata pressochè disattenta nei nostri confronti e allora noi abbiamo deciso di portare le nostre rinvendicazioni direttamente a domicilio”. Come dire “se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto”. Il progetto annunciato nei giorni scorsi prevedeva l’occupazione dei Comuni e delle sedi della Serit. “Se anche questa occupazione resterà inascoltata – spiega ancora Bellaera – siamo pronti a ripartire con la nostra mobilitazione”. Come si diceva, sono state mobilitate le forze dell’ordine, comunque già pronte all’evenienza, che ora dovranno presidiare anche di notte i luoghi occupati.

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