PD: Ragusa, Calabrese replica a Massari e a Barrera: “Tumino scelto a scrutinio segreto, non c’è stata alcuna imposizione dall’alto”

“Resto basito dalle dichiarazioni di Barrera e Massari. Tumino è stato scelto dal coordinamento cittadino non certo dal segretario. Una scelta maturata con il voto e per giunta a scrutinio segreto come, peraltro, richiesto proprio da Massari e Barrera”. Il segretario cittadino del Pd di Ragusa, Giuseppe Calabrese, replica alle accuse dei due consiglieri comunali. E aggiunge: “E’ la prima volta che il capogruppo viene scelto dal partito e non dal gruppo. Con l’astensione mia e dello stesso Tumino, il coordinamento ha eletto il nuovo capogruppo con oltre il 70 per cento dei voti. Il criterio, quello sì scelto da me, è stato evitare il cumulo di incarichi. Ricordo che Barrera è presidente dell’assemblea provinciale, Massari vice segretario provinciale, Gianni Lauretta presidente della Commissione Trasparenza, oltre al sottoscritto segretario cittadino. Per questa ragione abbiamo scelto Tumino. Più democratici di così…”
“Da Barrera e Massari, invece – dice ancora Calabrese – mi sarei aspettato un grazie per aver fatto il sottoscritto un passo indietro in ordine a questa vicenda pur essendo stato, lo ricordo ad entrambi, il consigliere più votato in città. Ma non riconoscere il merito degli altri è tipico da parte di chi ha un solo obiettivo, quello di spaccare il partito. Quindi, nessuna nomina calata dall’alto. Il Pd è gia un partito aperto e invito i due consiglieri a partecipare con più impegno e frequenza all’attività del Pd di Ragusa. Accolgo positivamente il fatto che finalmente i due consiglieri lavoreranno per dare risposte alla nostra comunità. Noi lo facciamo da anni e garantisco che siamo assolutamente presenti, ma lo testimoniano anche le recenti iniziative, fuori dalle quattro mura del partito. Aggiungo che mai si è fatto il nome di Barrera come capogruppo, sia per la politica poco in linea con quella di netta opposizione della segreteria nei confronti del centrodesta, sia per il numero esiguo di voti riportati alle elezioni e alle primarie. Mi rendo conto che la democrazia non serve ad unire. In special modo se la verità si nasconde con le bugie”.

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