Porto di Pozzallo. Sottoposta a fermo a distanza di quattro mesi “cementiera” Challanger”

Stesso trattamento di quattro mesi. E’ stata sottoposta a fermo per la seconda volta la Challenger, la nave battente bandiera maltese, dai militari del Nucleo Port State Control della Capitaneria di Porto di Pozzallo. Stesso provvedimento dello scorso fine ottobre perchè furono trovati a bordo cinquemila litri di acque oleose di sentina oltre la quantità consentita o meglio dichiarata prima di entrare in rada. Tre giorni dopo era tornata a navigare e, dunque, a trasportare cemento da Pozzallo all´isola di Malta dopo avere smaltito i reflui in eccesso presso una società specializzata e dopo che il comandante aveva sottoscritto un impegno ad effettuare i lavori di messa in sicurezza della struttura presso un cantiere maltese. Il fermo è stato operato per le violazioni alla normativa vigente sulla sicurezza della navigazione, nel caso specifico il pessimo stato del quadro elettrico della sala macchine, la presenza di materiali di amianto negli stessi locali, sversamento di gasolio da due generatori. In buona sostanza, gli stessi problemi già rilevati in ottobre dal Nucleo Port State Control della Capitaneria di Porto di Pozzallo. Anche stavolta il comandante della Challenger ha dovuto sottoscrivere analogo impegno di ricoverare il cargo presso un cantiere di Malta per eliminare l´amianto. Nelle prossime ore la Challenger riprenderà il mare.

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