Modica, il Procuratore Puleio sull’ipotizzato accorparmento del Tribunale a Ragusa

Nel corso di una riunione tra alcuni dei giudici in servizio presso i Tribunali di Ragusa e Modica (una decina circa sui trentasei togati in servizio, per non parlare dei ventisei giudici onorari) è stata espressa valutazione favorevole alla proposta di unificare le due sedi giudiziarie e quindi, implicitamente, all’accorpamento del Tribunale di Modica a quello di Ragusa. “Ho già esposto più volte le ragioni – spiega il Procuratore della Repubblica, Francesco Puleio – storiche perchè il Tribunale di Modica esiste dal 1392 e rappresenta la memoria e l’identità di una collettività; sociali perchè esso costituisce un presidio di legalità, un centro culturale ed un volano di aggregazione intellettuale insostituibile nella Città; economiche, giacchè è allocato in una struttura, di proprietà dello Stato, all’avanguardia, sotto il profilo strutturale, informatico, di sicurezza, nell’intero panorama nazionale; efficientistiche visto che garantisce in atto e senza bisogno di attese miracolistiche, una risposta di giustizia in tempi molto contenuti e con pochi riscontri nel distretto”. Per il capo della magistratura inquirente di Modica sono tutte ragioni che militano verso il mantenimento del Tribunale di Modica. “Non le ripeterò ancora – aggiunge -. Tuttavia, rimane da chiedersi perché una parte, sia pure limitata, di magistrati operanti nel territorio (ma per lo più a Ragusa) sia favorevole all’accorpamento. Dalle notizie di stampa, lo stendardo imbandierato è quello dell’efficienza, della specializzazione e della migliore distribuzione del lavoro: obiettivi ragionevolissimi, per carità. Nondimeno, ma è perplessità del tutto personale, è da vedere se, nell’ennesima eterogenesi dei fini in materia di giustizia, un accorpamento finalizzato al migliore funzionamento complessivo non si tradurrebbe, nei fatti, nel contagio di condizioni di lavoro precarie e difficili e nella diffusione di (non a caso nel comunicato traspare un accenno a giudici oberati di lavoro) tempi incompatibili con le attese della collettività, sulla carta restando gli ottimistici propositi di miglioramento della resa. Si racconta di un critico letterario, convinto sostenitore della superiorità de La Gerusalemme Liberata su l’Orlando Furioso. Per sostenere tale convinzione, si batté in duello numerose volte. Infine, dopo l’ennesima sfida, cadde trafitto dalla lama di un avversario. Agli amici che, afflittissimi, si precipitavano per soccorrerlo, disse con un filo di voce: E pensare che io non ho mai letto né l’Orlando Furioso, né La Gerusalemme Liberata! Non vorrei che la storiella, vecchia di cent’anni, trovasse l’ennesima applicazione nella vicenda della richiesta soppressione del Tribunale di Modica”.

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