In provincia di Ragusa è partita la prima fase del progetto pilota per la gestione del randagismo che, fortemente voluta dalla Regione Sicilia, dal Prefetto, dai Sindaci dei dodici comuni della provincia e dall’Asp, dovrebbe finalmente consentire di risolvere l’emergenza.
Il via libera all’iniziativa è stato sugellato con la firma della convenzione con la Sezione Enpa di Ragusa che affiderà al proprio corpo di Guardie Zoofile il compito di censire e microchippare i cani di proprietà presenti sull?intero territorio provinciale sia nelle aree rurali sia in quelle urbane. Il progetto è finanziato al 100% dalla Regione.
«Ringrazio profondamente il Prefetto di Ragusa, Giovanna Cagliostro, il Sindaco di Ragusa, Nello Dipasquale, e l’Assessore alla Sanità e Tutela animali di Ragusa, Francesco Barone, per l’impegno che hanno concretamente dimostrato nella lotta al randagismo e per aver reso possibile una iniziativa così importante per il territorio ragusano», commenta Carla Rocchi, presidente nazionale dell’Enpa, che prosegue: «Sono convinta che essa contribuirà in modo decisivo a portare a soluzione questo problema.»
«Le Guardie Zoofile dell’Enpa – aggiunge il presidente della Protezione Animali ragusana, Antonio Tringali – sono pronte a partire con le operazioni di censimento e microchippattura dei cani che permetteranno, ne sono convinto, non solo di monitorare in modo scientifico la popolazione canina della provincia, ma anche di responsabilizzare i proprietari dei quattrozampe. Ringrazio le istituzioni che hanno permesso di fare un salto di qualità nella gestione del randagismo.»