Rapina in gioielleria a Santa Croce, Confcommercio esprime preoccupazione per l’escalation di episodi criminali

“Continuiamo ad essere sinceramente preoccupati per i continui episodi criminali che prendono di mira gli esercenti della provincia di Ragusa. C’è una escalation che, nonostante il grande impegno portato avanti dalle forze dell’ordine, rischia di gravare in modo molto pesante sulla categoria dei commercianti”. Lo dice il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Sergio Magro, dopo la rapina in gioielleria consumata ieri a Santa Croce. “Abbiamo di fronte una situazione difficile e complessa – aggiunge Magro – che merita di essere monitorata in maniera attenta come sono certo faranno i rappresentanti delle forze di polizia presenti sul territorio”. Il presidente del sindacato provinciale gioiellieri, Enzo Buscemi, che è anche vicepresidente provinciale Confcommercio, spiega che “appena la settimana scorsa abbiamo esternato al prefetto di Ragusa, quando ha incontrato una delegazione composta, oltre che dal sottoscritto, anche dal sindaco Lucio Schembari, dal presidente sezionale Ascom Tony Mandarà, e da tre commercianti della cittadina, uno dei quali aveva subito una rapina a mano armata poco tempo fa, la situazione poco felice che si respira a Santa Croce. Anche perché, a causa della crisi agricola, è palpabile la presenza di extracomunitari lungo le strade che bivaccano giorno e notte. Inoltre, il ripetersi di scippi e rapine in pieno giorno non contribuisce a rendere più leggero il quadro complessivo della situazione. Il prefetto Giovanna Cagliostro aveva fatte proprie le nostre preoccupazioni e si era espressa favorevolmente circa la necessità di fare intervenire in maniera più pressante le forze dell’ordine, dando seguito ad una specifica attività di controllo sul territorio. E’ chiaro che in questo momento di crisi le gioiellerie, ancora di più rispetto al passato, sono nel mirino della criminalità. Chiediamo a gran voce di essere tutelati”. Il sistema Confcommercio Ragusa esprime piena solidarietà ai gioiellieri rimasti vittima dell’ennesimo atto criminale.

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