Scicli. I presidenti di due seggi elettorali alla “sbarra”. Abuso d’ufficio

I presidenti dei seggi elettorali 13 e 13bis delle “Amministrative 2008” a Scicli sotto accusa per abuso d’ufficio. Avrebbero favorito, secondo il pubblico ministero, Alessia La Placa, un loro conoscente nella fase di sostituzione di uno scrutatore assente. Davanti al Collegio Penale del Tribunale di Modica(Maggiore, Manenti, Chiavegatti) ha raccontato la vicenda, in primis, la parte offesa, Paola Modica, che si è costituita attraverso l’avvocato Pino Pitrolo. All’Ospedale Busacca erano stati costituite due sezioni, una fissa, presieduta da Giuseppe Caccetta, e una mobile, presidente la moglie di quest’ultimo, Agata D’Angelo, con lo scopo, questa, di andare direttamente presso i reparti per consentire il voto a non deambulanti. “Ho rivendicato – ha raccontato la Modica – il diritto di avere il seggio fisso perchè ero arrivata per prima mentre il presidente Caccetta diceva di avere chiamato un sostituto e siccome questo era più anziano, sarebbe spettato a lui il posto nel seggio fisso”. Il problema erano le differenti retribuzioni: 170 euro nel seggio fisso, 61 euro in quello mobile. “Erano assenti due scrutatori – ha detto ancora la parte civile – ed io con un’altra persona ci eravamo proposte. Addirittura, uno scrutatore, Giuseppe Magro, assegnato al seggio mobile aveva deciso di andare via perché non conveniente. Scoprimmo che una scrutatrice del seggio fisso, Maria Antonietta Giannone, era un agente di polizia municipale, dunque incompatibile”. La Giannone è coimputata. I fatti risalgono al 12 aprile 2008. Giuseppe Caccetta fece un sorteggio, quindi arrivò Riccardo Alfieri, zio del segretario di seggio, nemmeno iscritto nelle liste degli scrutatori, che fu insediato nel seggio tredici, con Caccetta. L’uomo in udienza ha confermato di essere arrivato per ultimo. “Ho denunciato i fatti all’ufficio elettorale – ha aggiunto Paola Modica – e mi è stato detto che alcune scelte spettavano al presidente. La Giannone fu sollevata dal ruolo elettorale perché incompatibile col suo lavoro”. Il giorno dopo, intorno alle 19, si presentarono i carabinieri, che identificarono i presenti, e la responsabile dell’Ufficio Elettorale, la quale mi comunicò che potevo fare parte del seggio e mi si dava la possibilità di scegliere la mia sostituta per il seggio mobile”. Escusso anche l’allora comandante della Stazione carabinieri di Scicli, Antonello Spadaro: “Abbiamo verificato posizione di Maria Antonietta Giannone – ha precisato – ed è emerso che in quei giorni nel suo lavoro istituzionale era in licenza”. I giudici hanno riconvocato le parti per il venti marzo. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Angelo Iemmolo e Salvatore Sortino.

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