La crisi scoppiata all’interno dell’amministrazione comunale di Modica e risolta in pochi giorni con un cambio di poltrone e la promessa di specifiche deleghe per tenersi buoni i consiglieri scontenti mostra fino in fondo la natura compromissoria e instabile di questa maggioranza Pd-Mpa. Tre le nostre considerazioni in merito alla vicenda. Lo sostengono in un documento congiunto Federazione della Sinistra, Italia dei Valori e Sinistra Ecologia Libertà che ritengono in primo luogo che il MpA “si conferma un alleato inaffidabile e capriccioso”. “Continua a dettare legge in casa del Pd – dicono i tre partiti -. Impone i tempi, i modi e gli obiettivi dell’azione amministrativa. E suggerisce anche i nomi, in un disegno di continuità con le passate amministrazioni di centrodestra. Diversamente non si spiegherebbe perché il Sindaco, «per garantire il rispetto degli impegni presi con gli elettori», abbia dovuto inserire nella squadra assessoriale un ex assessore della giunta Torchi. Semmai, Buscema avrebbe dovuto cancellare il passato e avviare un nuovo percorso di governo. La nuova giunta ci sembra, in verità, piuttosto vecchia. Non solo nei nomi, ma anche nei contenuti e nei metodi. E soprattutto nei fatti.
La seconda considerazione è che il Pd ha perso l’ennesima occasione per rompere un’alleanza problematica, recuperare credibilità e coerenza agli occhi di un elettorato di centrosinistra e di sinistra che lo ha votato e ricostruire quell’identità politica che da lungo tempo appare fortemente offuscata. Il Pd cittadino, ancora una volta insomma, sceglie la via dell’opportunismo anziché quella della coerenza. Una contraddizione, questa, che non è certamente sfuggita ai cittadini e agli elettori. Oltretutto, a livello regionale il Pd tende a recuperare l’unità del centrosinistra”. Federazione della Sinistra, Italia dei Valori e Sinistra Ecologia Libertà, ribadiscono il proprio impegno per un centrosinistra unito e coerente, fatto di idee, valori e di principi non negoziabili, che offre agli elettori una valida alternativa all’ambiguità e alla doppiezza politica di chi prende voti a sinistra e governa con il centrodestra.