Modica, operatori ecologici “arrabbiati” col datore di lavoro. Occupazione breve del Gabinetto del sindaco

Hanno protestato, con gli occhi sbarrati dalla rabbia, hanno chiesto un incontro col sindaco manifestando tutto il loro malessere. Guidati dal segretario della Camera del Lavoro, Piero Pisana, una decina di operatori ecologici, ieri, poco dopo mezzogiorno, sono arrivati nell’anticamera dell’Ufficio di Gabinetto del primo cittadino chiedendo un incontro e “gridando, nel vero senso del termine, la loro impossibilità a convivere con la gestione del datore di lavoro. “Ci troviamo nuovamente – dice Pisana – a dovere denunciare atteggiamenti vessatori da parte dell’Impresa Puccia nei confronti dei lavoratori, o meglio di una parte dei lavoratori, quelli iscritti, in particolare, alla Cgil. In questi giorni sono stati notificati ad alcuni di loro degli addebiti per presunte inadempienze di circa un mese fa, quando gestiva la società il consulente nominato dalla Procura della Repubblica, che a noi non coincidono e che a distanza di un mese sono difficilmente motivabili”. I lavoratori erano arrivati in Municipio con intenzioni non certo pacifiche, anzi ci si è dovuto mettere qualcuno di mezzo per riportarli ad un’apparente calma. “A questo punto – sottolinea il sindacalista – chiederemo ancora al sindaco la rescissione del contratto d’appalto. E’, infatti, illogico, tra le tante inadempienze, che una società che gestisce il servizio di igiene ambientale, mantenga la copertura di eternit nei locali dove i lavoratori fanno le docce, è illogico che se la prendano sempre con gli stessi operatori, e sono illogiche tante cose”. Un lavoratore ha le lacrime agli occhi. “Ho presentato un certificato medico – spiega – e non me l’hanno accettato. Addirittura quando è morto mio padre, mi hanno chiesto se era vero, come se si potesse giocare con il decesso di una persona cara”. I lavoratori contestano anche presunti atteggiamenti da “007” attuati dai responsabili dell’azienda durante le ore di servizio. “Siamo diventati gli zimbelli della città – incalza un altro -. Si pensi che talvolta entriamo in qualche bar o circolo per andare in bagno e ci viene detto “attenzione hai solo due minuti da questo momento”. Per noi è una situazione insostenibile”. Preoccupanti i timori manifestati da Piero Pisana: “Temiamo che questo stato di cose possa fare degenerare gravemente la situazione”.

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