Vittoria, Incardona: “Nicosia è il solito sbruffone spocchioso. Lui è il sindaco dell’illegalità”

“Il sindaco Nicosia è il solito sbruffone, spocchioso. I problemi li nasconde attaccando gli avversari, ricorrendo al dileggio. Io i problemi cerco di affrontarli e risolverli, lui è solo il sindaco dell’illegalità, al mercato come a palazzo Iacono”. Risponde così il deputato di Grande Sud, Carmelo Incardona alle dichiarazioni del sindaco Nicosia sulla vicenda del sequestro di 15 box (di cui sei già dissequestrati) al mercato ortofrutticolo di contrada Fanello.
“Il primo cittadino sulla questione mercato, rilascio delle licenze e trasparenza, ha perso troppo tempo – ha affermato il deputato – Il dato di fatto è questo. E’ inutile il tentativo di sorvolare. Il bando arriva tardivamente e soprattutto dopo che un’inchiesta della Procura della Repubblica di Ragusa – anticipata proprio un anno fa da un autorevole settimanale economico nazionale – ha evidenziato le anomalie all’interno della struttura mercatale di Fanello, alcune delle quali imputabili all’amministrazione comunale. Dichiarazioni fatte dal Procuratore capo della Repubblica del tribunale di Ragusa, Carmelo Petralia. Guarda caso, l’amministrazione iniziò a muoversi cercando di fare un bando che giunge 12 mesi dopo e coincidenza, ufficializzato dopo l’operazione condotta dalle Fiamme Gialle”.
“I miei suggerimenti violano la sovranità del Consiglio comunale? – ha proseguito Incardona – ma l’amministrazione comunale viola sistematicamente nella sua azione amministrativa il Consiglio. Lo ha fatto nella sindacatura precedente non riuscendo a portare la variante al piano regolatore generale alla discussione del Consiglio, ma facendo approvare piani di lottizzazione ad hoc. Ignorando la volontà del Consiglio comunale sulle graduatorie per le assunzioni a tempo determinato degli operai all’Amiu, ignorando la mozione sulle riprese televisive dei lavori del Consiglio. Questa è la giunta Nicosia”.
“Lui di legalità al mercato non può parlarne perché ha disatteso sistematicamente tutte le richieste verso la trasparenza nella gestione dei rapporti commerciali all’interno di Fanello – ha aggiunto – Ha negato gli allarmi su possibili infiltrazioni criminali all’interno della struttura minimizzando gli attacchi di alcuni esponenti dell’opposizione, anzi riducendo il tutto ad una mera contrapposizione personale. Il sottoscritto per Fanello aveva fatto sbloccare una convenzione con l’assessorato regionale all’Agricoltura per realizzare un centro servizi all’interno, ma lui non l’ha raccolta. Nicosia ha venduto fumo e soltanto fumo”.
Per Incardona, “Nicosia invece di attaccare sulla legalità spieghi dove sono finiti i soldi delle cooperative sociali; quanti voti ha raggranellato con l’assegnazione delle borse lavoro. Dove sono finiti i soldi derivanti dal pagamento degli oneri di urbanizzazione?”.
L’esponente di Grande Sud ribadisce come sia alquanto opportuno che il primo cittadino spieghi “perché non è riuscito ad avviare la società di gestione del mercato di Fanello? perché la rete telematica per la trasmissione dei prezzi di vendita in tempo reale non è mai partita seriamente (ma ha avuto apparizione durante la campagna elettorale)? Perché gli ingressi automatizzati a Fanello non sono mai stati realizzati? Perché, dopo i numerosi episodi di truffe ai danni dei concessionari, ne la Commissione comunale di mercato, ne lui stesso ha provveduto ad emanare atti amministrativi a tutela di coloro che all’ortomercato lavorano onestamente. Perchè la struttura è priva di servizi adeguati? E se ha un filo diretto con la Regione siciliana, perché Fanello è rimasta la struttura che lui ha ereditato dal suo predecessore? Sei anni sono passati e a Fanello la situazione è rimasta identica. Risponda a queste domande invece di fuorviare e di parlare a sproposito e gettare fumo negli occhi”.

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