Accorpamento Tribunali Modica e Ragusa. Botta e risposta tra magistrati

C’è un botta e risposta tra magistrati sulla vicenda della paventata soppressione del Tribunale di Modica con eventuale accorpamento a quello di Ragusa. Dopo la reazione del Procuratore della Repubblica di Modica, Francesco Puleio, all’esito dell’incontro della sottosezione ANM di Modica e Ragusa che aveva dato parere favorevole all’accorpamento, interviente sull’argomento nella qualità di presidente della sottosezione ANM di Modica e Ragusa, il giudice Andrea Reale, al quale segue poi la controreplica di Puleio. “Ritengo necessarie alcune precisazioni – dice Reale – sul contenuto della nota diramata dal Procuratore di Modica. La riunione cui fa riferimento il Procuratore di Modica  è una assemblea della sottosezione dell’Associazione Nazionale Magistrati, regolarmente convocata in data 2.2.2012 e della quale era stato avvisato, anche per le vie telefoniche, il Procuratore. Ad essa hanno partecipato i magistrati di questi due Uffici (con una rappresentanza anche dell’Ufficio inquirente). Trenta è il numero di magistrati togati in servizio iscritti alla citata Associazione presso gli uffici prima indicati ( e non 36, come erroneamente indicato dal dott. Puleio) e ad essa non possono partecipare i magistrati onorari. L’assemblea si è tenuta a Modica, in considerazione della maggiore sensibilità e del maggiore ascolto che voleva essere dato proprio ai colleghi di quell’Ufficio, come da sempre è stato fatto dalla locale associazione dei magistrati. A detta assemblea hanno partecipato quasi tutti gli iscritti all’ANM di Modica . Nella precedente delibera della sottosezione del 25.10.2007, confermata in data 2.2.2012, erano presenti ben diciannove magistrati ed avevano votato a favore della proposta diciassette di essi. Alla domanda che il Procuratore pone sul perché i magistrati operanti sul territorio ( non solo i ragusani) siano favorevoli all’accorpamento , dunque, ha dato risposta l’assemblea, alla quale avrebbe potuto partecipare il Procuratore, potendo ivi chiarire tutte le sue perplessità al riguardo, confrontandosi con tutti i colleghi.
2°) Nessuno si permette di contestare le ragioni storiche e sociali, sottese all’esistenza del Tribunale di Modica. Noi le rispettiamo e siamo i primi a comprendere le difficoltà ed i problemi a cui si può andare incontro con la unificazione dei due uffici. Ma deve essere evidenziato che l’Associazione Nazionale Magistrati, da oltre 40 anni, porta avanti progetti di riforma della geografia giudiziaria su scala nazionale e, tra di essi, è prevista una razionalizzazione ed una migliore efficienza di uffici viciniori, come quelli di Ragusa e Modica. Il decreto legge n 138/2011 , convertito nella legge 148/2011 , sulla riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari, è dettato dalla stessa finalità.
Credo che il Procuratore di Modica, iscritto all’ANM , sia a conoscenza di questa politica giudiziaria perseguita dall’Associazione ed il suo punto di vista resta assolutamente minoritario nei nostri circondari.

3° ) Le capacità letterarie del Procuratore sono note a tutti, ma la questione dei Tribunali di Modica e di Ragusa non ha nulla a che vedere con duelli , con vinti e vincitori, con critici superbi ed atteggiamenti di superiorità, ma persegue soltanto un unico obiettivo, che è quello di rendere più efficiente ed ottimale il servizio giustizia che quotidianamente i magistrati di Modica e Ragusa esercitano in nome, e per conto, del popolo italiano”.
Ed ecco di seguito la nuova risposta del Procuratore di Modica.
“A proposito della ipotizzata soppressione del Tribunale di Modica – dice – ed in relazione alla nota diffusa oggi dal dr Andrea Reale, preciso che da parte mia vi è e vi sarà sempre il massimo rispetto delle opinioni diverse espresse nel corso della riunione indicata nella nota anzidetta (riunione alla quale, comunque, risultano aver partecipato 10 magistrati, a fronte dei 36 (!) componenti dell’organico complessivo dei due Tribunali e dei 19 (!) partecipanti alla precedente riunione del 2007: a riprova del fatto che, forse, il tema non è sentito come una priorità dalla maggioranza dei magistrati). Quanto ai duelli, ai vinti ed ai vincitori, volevo solo suggerire l’idea che non è proprio sicurissimo che l’accorpamento determinerà un aumento dell’efficienza complessiva del sistema e che certamente esso non migliorerà la situazione a Modica, esortando a guardare con maggiore attenzione il rapporto costi – benefici (in termini sociali, economici e culturali) delle scelte da perseguire … e come dice il proverbio: quando non sai dove devi andare, qualunque strada ti ci porta”!

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