A Pozzallo arrivano Le Iene. Smascherato un “mago” che aggredisce l’inviato. Intervengono carabinieri e polizia locale

Le Iene arrivano a Pozzallo per mettere fine alle promesse guarigioni da parte di uno pseudo prnoterapeuta. Finisce con un’aggressione, l’intervento di carabinieri e polizia municipale e perquisizioni. La Procura della Repubblica di Modica ha avviato il procedimento penale nei confronti del pranoterapeuta-mago “vittima” giovedì pomeriggio delle Iene, gli inviati della famosa trasmissione di Italia 1. Alfio Sciacca, 72 anni, di Acicatena è ritenuto responsabile di truffa aggravata in danno di persone in corso di identificazione. I carabinieri, chiamati telefonicamente dall’inviato e dal cameraman dopo che l’uomo, vistosi scoperto, aveva strappato di mano il microfono e li aveva chiusi all’interno dell’immobile di Via del Pozzo dove riceveva la gente. I militari hanno accertato che lo Sciacca esercitava l’attività di mago guaritore a Pozzallo. Presso la sua il suo studio sono state sequestrate le tabelle pubblicitarie che lo indicavano come ““Mago, paracelso, esperto in guarigione, chiromante”, affisse esternamente al locale, nonché volantini e cartelloni. Secondo quanto emerso dagli accertamenti, il presunto mago pubblicizzava le sue capacità di guarire le persone dalla inverosimile malattia rappresentata dall’omosessualità. Niccolò Torielli si è presentato chiedendo di essere guarito dai suoi problemi sessuali. Lo Sciacca gli ha chiesto diecimila euro per i suoi interventi e, quando la vittima ha acconsentito, gli ha consegnato delle riviste hard. A questo punto Torielli ha gettato la maschera e il mago ha reagito, fuggendo. Subito dopo era stato bloccato dalla polizia municipale che stava intervenendo in ausilio ai carabinieri. Nello studio sono stati, inoltre, rinvenuti talismani ed altri oggetti di natura esoterica, nonché appunti recanti utenze telefoniche di probabili clienti. A testimonianza dell’ampiezza dell’attività fraudolenta esercitata da Sciacca, tra le carte rinvenute all’interno dell’abitazione vi erano contratti di locazione di immobili ubicati in altre regioni del meridione. Anche l’immobile è stato sequestrato. Le indagini, dirette dal sostituto procuratore Gaetano Scollo e coordinate dal procuratore Francesco Puleio, proseguono per accertare compiutamente l’identità delle vittime delle truffe.

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