Modifiche al regolamento di gestione della zona artigianale, la Cna di Scicli chiede spiegazioni al Consiglio comunale “Punto ancora rinviato. Ma l’iter non era già stato definito?”

Con il rinvio, durante la seduta del Consiglio comunale del 4 gennaio scorso, del punto riguardante “modifiche ed integrazioni al regolamento di gestione della zona artigianale di contrada Zagarone”, sembra sia stata scritta la parola fine ad un percorso che ha visti impegnati per quasi due anni gli artigiani, le associazioni di categoria, l’amministrazione Venticinque ed il Consiglio comunale nel suo insieme. Lo dice in un documento il presidente della Cna di Scicli Guglielmo Trovato assieme al responsabile organizzativo Franco Spadaro. “Eppure – viene chiarito ancora – la partecipazione nel mese di dicembre scorso della Cna e delle altre associazioni di categoria ai lavori della terza commissione consiliare, convocata per esaminare la proposta di modifica al regolamento, ed i risultati raggiunti in fase di concertazione avevano fatto ben sperare sul fatto che la conclusione dell’iter di approvazione fosse vicino alla conclusione. Non riusciamo a capire cosa sia accaduto nell’ultimo mese. La sensazione è che qualche partito politico abbia delle remore nel far approvare le modifiche al regolamento, ma rimettendo tutto nel cassetto si avrà l’effetto di alimentare solo altre discussioni e dietrologie che non vanno a vantaggio di alcuno”. Da qui la precisa richiesta della Cna di Scicli. “Oggi – prosegue la nota – chiediamo ai consiglieri comunali di ritrovare quel senso di responsabilità nei confronti della categoria degli artigiani che con forza chiedono di poter continuare ad operare nella zona artigianale ma di poterlo fare con disposizioni nuove che le mutate condizioni economiche impongono. Chiediamo che l’argomento possa essere inserito tra i punti all’ordine del giorno nel prossimo Consiglio comunale per la definitiva approvazione. Lo chiedono gli artigiani ma l’interesse è collettivo perché non si può frenare anche quel poco di dinamicità che le imprese artigiane ancora assicurano al territorio”.

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