Rimpasto nella giunta municipale di Modica. L’UdC: proclami vuoti

L’ennesimo rimpasto al Comune di Modica è tutto da verificare, il programma ostentato dalla nuova compagine assessoriale e farcito di illusioni, utopistico. Il portavoce cittadino dell’UdC, Papè Rizzone, lo sottolinea facendo rilevare che le rimostranze e le osservazioni sollevate dai partiti di opposizione fanno risaltare pochezza e confusione, tante promesse e troppi programmi irrealizzabili. “Il programma di risanamento del bilancio – dice Rizzone – obiettivo pienamente fallito nei quattro anni precedenti, viene riproposto ancora. Risanare il bilancio, riportarlo in ordine e mettere in sicurezza i conti richiede saggezza,  forte concentrazione e non un valzer di poltrone. I sogni appartengono agli uomini, il bilancio in rosso, aumentato ancora, appartiene al Comune di Modica”. Nel 2010 e nel 2011 il Comune di Modica ha chiesto due mutui alla Regione, rispettivamente di sei e cinque milioni di euro. “Queste somme – fa rilevare Papè Rizzone – si aggiungono al disavanzo dell’ente. Non si tratta di somme che il Comune doveva avere dalla Serit ne anticipazioni regionali. Modica ha perso ha perso in competitività e desiderio di crescere. Se in passato la città era un continuo cantiere ora non lo è più, le maestranze girano per le piazze in cerca di lavoro sotto lo spettro della disoccupazione”. L’UdC fa rilevare che l’analisi non è solo rivolta al default di quest’amministrazione comunale sottolineando, comunque, che l’attuale compagine amministrativa ha una difficile e travagliata convivenza politica con l’effimera supremazia di un alleato sull’altro “al fine di catturare qualche consenso e continuare a illudere chi sogna ancora una Modica migliore”.

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