Movimento aperto, non politico. Il “manifesto” di Forum Modica

Ieri si è tenuto un incontro con i cittadini promosso da Forum Modica sul tema: “Tarsu, Ici e le politiche tributarie del Comune di Modica”. L’iniziativa è stata presentata dall’avvocato Orazio Maggio che ha ribadito come Forum Modica vuole essere un laboratorio civico, uno spazio aperto a singoli cittadini, comitati tematici o territoriali, associazioni, movimenti e soggettività politiche che vogliono reagire alla crisi della Città e impegnarsi per affrontare e risolvere insieme i problemi del territorio, facendo leva innanzitutto sul confronto e sulla partecipazione democratica.
Successivamente è intervenuto Franco Di Martino che ha chiarito le ragioni che hanno indotto Forum Modica ad avviare il confronto con i cittadini partendo dalla Tarsu e dell’Ici e più complessivamente dalla politica tributaria portata avanti dall’Amministrazione Comunale. Ha evidenziato come le cartelle recapitate ai cittadini (Tarsu e ICI) contengano molti errori già evidenziati dal Consiglio Comunale di Modica nella seduta, del 27 gennaio u.s., conclusasi con una mozione d’indirizzo nei confronti dell’Amministrazione contenente indicazioni e suggerimenti circa le modalità di intervenire sulla questione.
L’analisi condotta ha permesso di rilevare come mettere in bilancio accertamenti per decine di milioni di euro (che sistematicamente e per una buona parte non vengono riscossi) è un’ operazione che contrasta con la presunta politica di risanamento del Comune. A questo proposito è intervenuta recentemente la Corte dei Conti che ritiene questa vicenda un pericolo per la salvaguardia attuale e futura degli equilibri di bilancio e ha “minacciato” di trasmettere gli atti al Prefetto ai fini della dichiarazione del dissesto e della procedura per lo scioglimento del Consiglio.
Franco Di Martino ha continuato chiedendosi se la mancata capacità di riscossione dell’Ente è dovuta ai meccanismi organizzativi o peggio ancora all’avere individuato accertamenti tributari che non corrispondono a tributi realmente dovuti (come quelli ultimamente recapitati ai cittadini caratterizzati da errori grossolani nel calcolo della TARSU e della quasi totale inesistenza di dovuto nel caso dell’ICI). Questi ultimi ruoli sono serviti unicamente per giustificare le spese o per camuffare la capacità di far fronte al disavanzo di Amministrazione.
“Questo meccanismo artificioso – spiega – in modo inequivocabile, la grande difficoltà di Cassa in cui versa l’Ente che non consente di pagare gli stipendi ai dipendenti e di onorare i debiti nei confronti dei fornitori.
Infine è stata evidenziata la necessità di ricorrere a una reale politica di risanamento partendo dalla rimodulazione della spesa, dei costi di alcuni servizi ecc. Non si può intervenire aumentando le Entrate con accertamenti quantomeno discutibili.
La lotta all’evasione, cosa condivisibile, deve essere portata avanti con determinazione ma, come ha dichiarato e previsto il Governo Monti, non può essere utilizzata per gli equilibri di bilancio. Le eventuali entrate rappresentano delle sopravvenienze da utilizzare nelle quantità realizzate.
È intervenuto, quindi, l’avv. Emanuele Guerrieri Ciaceri, il quale ha preliminarmente sconfessato le leggende metropolitane che circolano in questi mesi su una presunta abrogazione della legge istitutiva della TARSU. Ha poi evidenziato, sul piano strettamente tecnico-giuridico, come le cartelle recapitate ai cittadini possono essere soggette a contestazioni di varia natura: termini di decadenza e modalità di notifica dell’avviso di accertamento e della cartella esattoriale, periodo di riferimento del tributo, superfici e categorie catastali da tassare, ruolo del Comune nella determinazione delle superfici, contrasti con il regolamento in atto esistente, tributo per la ex ECA. Ha concluso, pertanto, sull’opportunità che l’Amministrazione in sede di auto-tutela ritiri queste “cartelle” per le necessarie correzioni del caso. Ciò consentirebbe di evitare un numero enorme di contenziosi che vedrebbero l’Amministrazione soccombente e i cittadini frustrati dai tempi della giustizia e dai costi per difendere i propri diritti. Una difesa in ultima istanza necessaria, per non subire passivamente prassi amministrativi contrarie alla legge e al buon senso”.

Il dibattito, ricco di proficui e qualificati interventi da parte di consiglieri comunali, professionisti, cittadini e dirigenti politici ha evidenziato:
le cartelle recapitate ai cittadini relativamente alla Tarsu e all’Ici ed in molti casi anche all’acqua, contengono molti errori;
riguardo alla politica finanziaria dell’Ente, sono emersi diversi giudizi: inesistenza di una vera e propria politica finanziaria; gestione irresponsabile e caotica della politica tributaria, causa di allarmismo e persino di disperazione tra i cittadini; enormi difficoltà di cassa che possono preludere al dissesto finanziario, come già evidenziato dalla Corte dei Conti;
la necessità di rilanciare questa iniziativa, individuando forme diverse e incisive di coinvolgimento dei cittadini;
l’opportunità di nuovi momenti di confronto con gli organi istituzionali a partire dall’Amministrazione.

Infine si è dato mandato ai promotori di Forum Modica di individuare le necessarie forme di pubblicizzazione delle diverse iniziative messe in campo.

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