L’UdC, dopo l’esperienza poco felice della Giunta Venticinque “rivelatasi nel tempo poco attenta ai bisogni e sorda alle proposte degli alleati messi all’angolo per bieca cecità politica (e non per inesistenti pressioni)”, è aperto ad una nuova esperienza politica che ponga “Scicli al centro” puntando sulle ricchezze della nostra città, la terra (agricoltura), il mare (pesca e turismo), la cultura (barocco e tradizioni locali). L’ UDC, insieme alle forze moderate e riformiste della città , nel pieno rispetto delle identità di tutti, si propone di organizzare un lavoro comune che ricollochi i cittadini, i giovani, le famiglie e i loro interessi al centro di una politica che, attraverso azioni chiare e trasparenti, sia da guida ad un progetto condiviso.
“Un progetto – dice il coordinatore cittadino – che parta e tenga conto della realtà del Comune, del Bilancio da risanare che non permette grandi rilanci ma richiederà un’azione attenta e oculata che permetta di chiudere conti e aprire prospettive, con un occhio rivolto adinvestimenti pubblici e privati che aprano vie di occupazione nei vari settori lavorativi”.
Nella visione dell’UDC la prossima amministrazione dovrà prendersi cura in primo luogo del benessere dei cittadini, dello stare bene in termine economici ma anche e soprattutto in termini di benessere della persona: i servizi rivolti ai cittadini dovranno avere la priorità; l’attenzione al disagio, che sia di un giovane, di un uomo, di una donna, di tutta la comunità che vive la crisi dei nostri tempi, non può essere solo targata con il termine “ Servizi Sociali “; Scicli esige altro, esige riflessioni comune e la creazione di una rete di solidarietà che necessiterà del contributo di tutti, delle intelligenze dei giovani e degli adulti, di chiunque abbia a cuore la propria città.
Non si può essere noncuranti di fronte al numero “ elevato “ di commissioni consiliari delle cui proposte poco si sa e molto invece dei costi per la comunità; oggi non ci possiamo più permettere sprechi che costano alle casse comunali, mentre le debolezze economiche di aziende, di imprese, di famiglie, di cittadini, esigono una pluralità di interventi che un’amministrazione seria e responsabile non può più disattendere.
E la Tarsu e il canone idrico non possono essere taciuti perché una migliore razionalizzazione dei servizi dovrà permettere di recuperare cifre: non si può gravare sui bilanci delle famiglie senza studiare modelli di gestione della cosa pubblica meno dispendiosi e più attenti ai bisogni di tutti.
L’UdC , con la collaborazione di partiti, movimenti, associazioni che si vorranno riconoscere in un percorso da condividere, senza preclusioni di sorta, si prefigge di promuovere una città attiva, solidale, pulita, responsabile, fuori da ansie elettorali ma pronta a partecipare, consapevole del prima ma pronta al dopo.
Il coordinatore cittadino